[11/06/2012] News

Incentivi per l’occupazione giovane e “verde”: il Cdm approverà la misura proposta da Clini?

Incentivi fiscali per sostenere l'assunzione di giovani nel settore della green economy: sono stati annunciati oggi dal ministro dell'ambiente Corrado Clini, nel corso della conferenza del Pd sull'economia verde.

Clini ha informato di avere trasmesso al Consiglio dei Ministri per l'approvazione una misura finalizzata a sostenere attraverso un incentivo fiscale l'assunzione di almeno 60.000 giovani esperti nelle imprese che operano nei settori avanzati dell'economia verde (compreso il settore della ricerca) e della protezione del territorio.

Nello specifico, la misura prevede l'applicazione di un credito di imposta alle imprese che assumono a tempo indeterminato giovani di età inferiore ai 35 anni (con una riserva del 30% a giovani di età inferiore a 28 anni) da impiegare nei  seguenti settori: protezione del territorio, per la  prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di seconda e terza  generazione; ricerca, sviluppo e produzione di tecnologie innovative nel solare fotovoltaico, nel solare a concentrazione, nel solare termodinamico e nella geotermia.

«Sulla base delle valutazioni del Ministero, la misura tende a ripagarsi nel  breve-medio periodo ed a generare successivi effetti positivi sulla finanza pubblica», ha detto Clini.

La misura prevede che le nuove assunzioni dovranno essere aggiuntive rispetto alla media totale degli addetti degli ultimi 12 mesi. Il credito di imposta copre il 40% del costo lordo salariale di ogni singolo nuovo addetto e la stima delle minori entrate è pari a 360 milioni negli anni 2013-2015. La copertura del costo, ha specificato il ministro, è assicurata dalla rimodulazione di risorse disponibili e non impiegate.

Anche limitandosi a considerare il solo impatto diretto della misura, il saldo per la finanza pubblica rimane negativo per i primi due anni ma migliora sensibilmente, attestandosi su di una media di circa -100 milioni/anno; dal terzo anno il saldo pubblico diventa positivo e a regime si avvicina +420 milioni/anno. Ragionando in termini cumulati, l'esborso complessivo è azzerato dopo appena tre anni dal lancio della misura.

Questi numeri migliorano ancora se si includono gli effetti indotti: in particolare il saldo negativo del primo anno scende sotto agli 85 milioni e i tempi di recupero si accelerano ulteriormente. «Questa misura deve essere adottata come "pilota" per altre misure analoghe finalizzate alla crescita ed alla competitività dell'economia italiana», ha concluso Clini.

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