[14/06/2012] News

La pesca al tonno rosso vietata per i pescherecci italiani e greci

La pesca del tonno rosso nell'Oceano Atlantico, ad est di 45° di longitudine ovest, e nel Mar Mediterraneo da parte dei pescherecci con reti a circuizione battenti bandiera italiana e greca o immatricolati in Italia e in Grecia è vietata a decorrere dalle ore 8:00 dell'8 giugno 2012. A partire da tale data è vietato conservare a bordo, mettere in gabbia a fini di ingrasso o di allevamento, trasbordare, trasferire o sbarcare catture dello stock. Lo stabilisce l'Ue con apposito regolamento di esecuzione pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi.

La Commissione europea, sulla base delle informazioni trasmesse dagli Stati membri o di altre informazioni in suo possesso, quando constata che le possibilità di pesca di cui dispone l'Unione europea, uno Stato membro o un gruppo di Stati membri sono considerate esaurite per uno o più attrezzi o flotte pescherecce, ne informa gli Stati membri interessati. E vieta le attività di pesca per la zona in questione, gli attrezzi, lo stock, i gruppi di stock o la flotta coinvolti in queste attività di pesca specifiche.

Nello specifico, sulla base di informazioni è stato constatato che le possibilità di pesca del tonno rosso nell'Oceano Atlantico, ad est di 45° di longitudine ovest, e nel Mar Mediterraneo assegnate ai pescherecci battenti bandiera della Grecia o dell'Italia o immatricolati in tali paesi si sono esaurite al 7 giugno 2012.

La Grecia ha informato la Commissione di aver imposto un fermo di pesca, a decorrere dalle ore 8:00 dell'8 giugno 2012, ai suoi pescherecci con reti a circuizione dediti nel 2012 alla pesca del tonno rosso.  Anche l'Italia ha informato la Commissione. L'ha informata di aver imposto un fermo di pesca ai suoi dodici pescherecci con reti a circuizione dediti nel 2012 alla pesca del tonno rosso, con effetto a decorrere dal 3 giugno per quattro pescherecci, dal 5 giugno per altri quattro e dall'8 giugno per i rimanenti quattro; tutte le attività di pesca sono state quindi vietate a decorrere dalle ore 11:30 dell'8 giugno 2012.

Ma fatte salve le misure adottate dalla Grecia e dall'Italia, la Commissione europea ha confermato il divieto di pesca del tonno rosso nell'Oceano Atlantico, ad est di 45° di longitudine ovest, e nel Mar Mediterraneo, a decorrere dall'8 giugno 2012, per i pescherecci con reti a circuizione battenti bandiera della Grecia o dell'Italia o immatricolati in tali paesi.

Del resto la politica comune della pesca mira a garantire la redditività a lungo termine del settore della pesca attraverso lo sfruttamento sostenibile delle risorse acquatiche viventi nel rispetto del principio precauzionale. E lo testimoniano alcuni regolamenti in materia.

 

Il regolamento del 2012 che stabilisce, per il 2012, le possibilità di pesca concesse nelle acque UE e, per le navi Ue, in determinate acque non appartenenti all'UE, per alcuni stock ittici e gruppi di stock ittici che sono oggetto di negoziati o accordi internazionali, fissa il quantitativo di tonno rosso di cui è autorizzata la cattura nel 2012 da parte dei pescherecci dell'Unione europea nell'Oceano Atlantico, ad est di 45° di longitudine ovest, e nel Mar Mediterraneo. Questo, mentre il regolamento del 2009, concernente un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo, impone agli Stati membri di comunicare alla Commissione i contingenti individuali assegnati alle loro navi di lunghezza superiore a 24 metri.

 

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