
[19/06/2012] News
Il Geological Survey (Usgs) del Dipartimento degli interni Usa ha pubblicato il rapporto "The Potential Effects of Sodium Bicarbonate, a Major Constituent of Produced Waters from Coalbed Natural Gas Production, on Aquatic Life", dal quale emerge che l'acqua derivante dall'estrazione di "coalbed natural gas" (Cbng) contiene molte sostanze. L'Environmental protection agency (Epa) ha definito i livelli della presenza di queste sostanze che non danneggiano la vita acquatica, compresi i cloruri contenute nelle acque derivanti dallo associati alle acque prodotte dal Cbng.
La ricerca dell'Usgs si concentra sul NaHCO3 (bicarbonato di sodio), «Un composto che è un costituente importante delle acque prodotte dal coalbed natural gas nei bacini dei fiumi Tongue e Powder». Il progetto comprendeva esperimenti di laboratorio, sul campo e in situ, in zone di studio miste e sulla presenza/assenza di pesci.
I ricercatori sottolineano che «Anche se questa indagine si concentra sui bacini idrografici del Tongue e del Powder, le informazioni sono applicabili ad altri bacini dove il bicarbonato di sodio è una componente principale dell'acqua prodotto sia da Cbng che dal petrolio tradizionale o convenzionale e dallo sviluppo del gas. Questi dati possono anche essere utilizzato per separare gli effetti degli scarichi salini da quelli potenzialmente rappresentati da altre sostanze».
Alla ricerca hanno partecipato anche Epa, Bureau of Land Management, gli Stati del Montana e del Wyoming, le università del Montana e del Wyoming ed altre istituzione e organismi scientifici che fanno parte del Powder River Aquatic Task Group. Secondo il team di ricerca, lo studio «Può essere utilizzato come modello per approcci di successo allo studio di un territorio nel quale c'è uno sviluppo energetico».
I test sulla tossicità acuta hanno riguardato una serie di organismi, tra i quali 7 specie di pesci, 5 specie di invertebrati, e 1 specie di anfibi ed è venuto fuori che la tossicità dei diversi livelli di esposizione dei pesci al bicarbonato di sodio dipende anche dalla loro età e che comunque l'esposizione a NaHCO3 influenza pesantemente la gravità delle reazioni tossiche per alcuni organismi, con tossicità cronica per le esposizioni durate da 7 a 60 giorni dopo la schiusa ed «Effetti sub-letali su crescita e riproduzione, oltre a significative riduzioni in termini di sopravvivenza». La tossicità cronica è stata osservata a concentrazioni che variavano da 450 a 800mg NaHCO3/litro.
I test sul territorio hanno dimostrato che l'acqua non trattata del Cbng che finisce nei bacini idrografici del Tongue e del Powder «Riduce la sopravvivenza di cavedano e lo storione pallido». In particolare la sopravvivenza dei cavedani si riduce notevolmente entro 6 giorni con un aumento delle concentrazioni di i NaHCO3 oltre i 1.500 mg /l. e sia i cavedani che gli storioni pallidi sono risultati sensibili all'acqua inquinata prodotto indipendentemente dall'età.
Il Tongue ha una base naturale di circa 280mg di bicarbonato di sodio per litro. Le aree con concentrazioni tali da provocare una mortalità significativa nei bacini del Tongue e del Powder sembrano essere limitate agli affluenti dei due fiumi e alle aree di immissione di scarichi non trattati. Lo studio evidenzia che «il trattamento con la tecnologia Higgins Loop e la diluizione delle acque trattate aumentano la sopravvivenza».
La direttrice dell'Usgs Marcia McNutt, spiega che «Il gas metano associato a giacimenti di carbone, una volta visto come un pericolo fastidio, viene ora prodotto come una risorsa preziosa, una parte importante per raggiungere la nostra indipendenza energetica. Ma i nuovi metodi di produzione di energia possono anche portare nuovi rischi per l'ambiente che non sono ancora stati valutati e quantificati. L'Usgs fornisce tempestive informazioni scientifiche per aiutare i produttori di energia, i gestori delle risorse, e le comunità locali a fare scelte sagge nelle aree di sviluppo in rapida espansione».
Negli ultimi anni negli Usa c'è stato un forte aumento di produzione di gas da coal-bed e lo studio spera di indicare la strada per raggiungere un equilibrio tra l'uso vantaggioso delle risorse idriche (come l'irrigazione) e la tutela della vita acquatica, ma i suoi risultati confermano tutte le preoccupazioni degli ambientalisti e delle comunità locali per le nuove tecniche di estrazione di gas e petrolio, come il fraking.
I sali come il bicarbonato di sodio si trovano naturalmente nell'acqua della falde dei coal-bed che imprigionano il gas naturale e quando le operazioni estrattive scaricano eccessive quantità di questa acqua vengono nei corsi d'acqua dolce il risultato è a quanto pare molto pericoloso per la sopravvivenza dei pesci e degli altri organismi. L'acqua che viene estratto insieme al gas dei coal-bed viene chiamata "produced water" ed è un sottoprodotto dell'estrazione del gas naturale dai giacimenti di carbone.
Le imprese utilizzano la "produced water" in diversi modi: la scaricano direttamente nei bacini idrografici, la depurano, la iniettano in pozzi profondi, la riutilizzano nei sistemi di irrigazione o la stoccano in bacini di evaporazione. La "produced water" infatti non è la stessa acqua iniettata durante la fratturazione idraulica per estrarre il gas ed il petrolio.
Quindi i risultati di questo studio potrebbe avere applicazioni che vanno oltre la produzione di gas Cbng, dato che altre pratiche di produzione di energia producono sali che vengono immessi nei corsi d'acqua e penetrano nei sedimenti. Le preatiche convenzionali e non convenzionali, compreso il fraking per lo shale gas e il petrolio, generano grandi volumi di "produced water" che contengono elevate quantità di Sali, sia disciolti che solidi, provenienti dal sottosuolo. Inoltre l'inquinamento da solfati e bicarbonati delle acque di superficie può derivare anche dalle contestatissime miniere di carbone all'area aperta, le "mountain top removal mining".