[22/06/2012] News
In merito agli articoli apparsi sui quotidiani riguardo agli scarichi della Solvay, ed in particolare allo scarico di arsenico, l'Agenzia ritiene opportuno rendere disponibili i dati relativi ai propri controlli su tale azienda.
La Solvay infatti è sottoposta ad una serie di controlli molto articolati, anche in relazione ad un regime autorizzatorio complesso:
- Solvay ha una Autorizzazione Integrata Ambientale nazionale (rilasciata cioè dal Ministero dell'Ambiente il 6.8.2010). L'attività di controllo svolta per verificare l'ottemperanza alle prescrizioni della suddetta autorizzazione prevede un campionamento annuale dello scarico generale e dei piè di impianti delle unità produttive clorometani, perossidati ed elettrolisi.
Inoltre, in base alla DGRT 336/2011, ARPAT, con cadenza mensile, controlla lo scarico generale della Solvay per la verifica del rispetto dei limiti di concentrazione previsti per i parametri della tabella 3 allegato V alla parte III del D.Lgs.152/06, fra le quali l'arsenico.
Prima dei suddetti atti normativi, ARPAT effettuava analoghi controlli sullo scarico generale con cadenza mensile,dal 2004, con cadenza minore negli anni precedenti.
Solvay ha anche una Autorizzazione Integrata Ambientale provinciale (rilasciata dalla Provincia di Livorno il 30.10.2007) relativa alla sola unità produttiva Sodiera. Lo scarico di tale impianto confluisce anch'esso nello scarico generale regolamentato dall'autorizzazione ministeriale suddetta. L'attività di controllo svolta per verificare l'ottemperanza alle prescrizioni dell'autorizzazione provinciale prevede un campionamento annuale dello scarico dell'impianto.
I dati disponibili, derivanti dall'attività di controllo svolta dal Dipartimento ARPAT di Livorno negli anni dal 2010 al 2011 sullo scarico generale sono riportati nella tabella allegata e hanno rilevato il generale rispetto dei limiti, espressi in concentrazione, stabiliti dalle autorizzazioni vigenti.
Si ritiene che il dato indicato nel rapporto ISPESL, citato da Medicina Democratica, sia stato fornito all'Ente, su richiesta, direttamente da Solvay, sulla base di autocontrolli che fino al 2008 ha certamente prodotto ad uso interno, e successivamente trasmesso alla Provincia di Livorno, secondo quanto previsto dall'Autorizzazione Integrata Ambientale.
Riguardo all'arsenico, la principale unità produttiva Solvay da cui ci risulta probabile l'emissione di arsenico nello scarico idrico, è la Sodiera che utilizza coke e antracite nel processo di calcinazione. Queste materie prime contengono naturalmente arsenico.
Dall'analisi dei report annuali dell'unità produttiva Sodiera, trasmessi da Solvay relativi agli anni 2009 e 2010, si evince un quantitativo annuo di arsenico scaricato in acqua pari a 2531 kg per il 2009 e 1301 kg per il 2010. Tali valori sono paragonabili con il dato di 2930 kg indicato nel suddetto report ISPESL per il 2006.
La modesta concentrazione di arsenico rilevata allo scarico, inferiore di almeno un ordine di grandezza rispetto al limite di legge ed il flusso di massa citato dal rapporto ISPESL, sono del tutto paragonabili, in considerazione della rilevante portata dello scarico generale della Solvay, che è pari a circa 10.000 mc/h.
Nel corso del 2011 l'Agenzia ha anche effettuato una indagine eco-tossicologica sui solidi sospesi nelle acque di scarico della Solvay, nonché sui campioni di sedimenti e sabbie. I risultati delle analisi hanno evidenziato una completa assenza di tossicità o valori di tossicità inferiori al limite di "tossicità trascurabile".
Riguardo alla qualità delle acque di balneazione e di quelle marino-costiere, ARPAT effettua un costante monitoraggio con le seguenti caratteristiche:
• Balneazione: Durante la stagione balneare (1 maggio - 30 settembre) ARPAT effettua campionamenti e analisi con frequenza mensile per verificare l'idoneità alla balneazione in tutte le aree di balneazione presenti sul territorio regionale al fine di supportare gli enti a cui la normativa in materia attribuisce specifiche competenze. I risultati di tali accertamenti sono tempestivamente resi disponibili sul sito dell'Agenzia http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione. Riguardo alle due aree di balneazione in cui sono suddivise le cosiddette "spiagge bianche" è facilmente verificabile che non risultano superamenti dei valori previsti dalla normativa europea per la balneazione per tutti i campionamenti effettuati;
• Acque marino-costiere: ARPAT effettua, ai sensi della normativa nazionale, il monitoraggio lungo tutta la costa toscana, su una rete costituita da 19 punti di campionamento. I campioni di acqua vengono prelevati, utilizzando il battello oceanografico Poseidon ad una distanza di circa 500/1000 metri dalla riva con cadenza bimestrale. Nei medesimi punti sono anche prelevati campioni di sedimenti con cadenza annuale.
I dati del monitoraggio sono resi disponibili con una relazione annuale pubblicata sul sito dell'Agenzia. Fra le sostanze ricercate nella colonna d'acqua c'è anche l'arsenico, che risulta con livelli nella norma per quanto riguarda tutta la costa toscana, compreso quindi il punto di prelievo esistente in località "Rosignano Lillatro".
Per quanto riguarda invece i sedimenti i valori rilevati nella medesima località sono sostanzialmente analoghi a quelli di tutta la costa toscana, che risultano superiori ai valori standard di qualità previsti dalla normativa.. Tale situazione è conseguente in buona parte alle caratteristiche geo-chimiche del nostro territorio.