[22/06/2012] News toscana

Asa: «La crisi idrica iniziata a aprile 2011 sta presentando il suo conto alla Val di Cornia e All’Elba»

L'Azienda servizi ambientali (Asa) è preoccupata per la possibile siccità estiva «Il periodo aprile 2011-marzo 2012 è stato il più scarso di piogge degli ultimi anni. Anche la siccità del 2007 ha visto quasi il doppio delle piogge dell'ultimo periodo. E nel 2003, altro anno critico, le piogge furono superiori a quelle del 2007».

L'Azienda, che opera nel servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) è gestore unico del servizio idrico su un territorio con un bacino di utenza è di 372.618 abitanti in 33 Comuni appartenenti a 3 province (Livorno, Pisa e Siena), presenta un grafico che riguarda tutto il territorio dell'Ato 5, ma sottolinea che «Per la Val di Cornia ed Elba la situazione si è presentata in modo più grave, con piogge ancora più scarse e ricorda che la Regione Toscana, già il 4 aprile aveva dichiarato lo stato di emergenza regionale «Che, tra l'altro, ha previsto l'emissione di ordinanze da parte dei Sindaci, a cui si sono adeguati quelli dell'Elba, per invitare i cittadini ad un consumo moderato e civile, evitando l'uso dell'acqua per scopi non strettamente legati alla attività della persona, come ad esempio per il lavaggio di macchine, imbarcazioni, per l'innaffiatura di giardini pubblici e privati, per il riempimento di piscine, ecc».

La situazione si preannuncia particolarmente difficile all'isola d'Elba dove attualmente le sorgenti e le opere di presa superficiali «hanno avuto nella produzione un calo di circa il 70 %, rispetto ad analoghi periodi degli anni precedenti, come conseguenza della riduzione delle piogge in analoga percentuale. E' allarmante anche la situazione dei campi pozzi, dove negli acquiferi più superficiali è diminuita sensibilmente la produttività, con un preoccupante continuo abbassamento dei livelli di falda. Il caldo torrido di questi ultimi giorni, mai raggiunto nel mese di giugno negli ultimi 23 anni, ha aggravato la situazione, portando i consumi ai valori tipici dei periodi di piena estate. Le scorte accumulate nel sistema di serbatoi dell'acquedotto si sono bruscamente ridotte e continuano a calare». Quindi, dice Asa, in via prudenziale non resta che iniziare un razionamento notturno, ancora a modesto impatto sulla popolazione». Viene per questo attuata una riduzione della pressione sull'acquedotto dalle 24,00 alle 6,00 del mattino, in particolare a Portoferraio, dove «iil nuovo sistema distributivo con riduttori, messo in opera nell'inverno, garantirà comunque una pressione funzionale, meglio distribuita sul territorio, atta a limitare al minimo disservizi». Asa «Chiede a tutti la massima collaborazione per superare una situazione che potrebbe diventare pesante».

Intanto sta portando avanti il programma di sviluppo delle risorse idriche dell'Elba, insieme alla lotta alle perdite di rete, per la quale, oltre alle riparazioni, sono stati appaltati lavori di sostituzione di condotte.

L'Azienza sottolinea che «Sono stati realizzati due nuovi pozzi a Ortano nel Comune di Rio Marina e a Bagnaia nel Comune di Portoferraio. E' in fase di avvio il pozzo già realizzato al Cavo nel Comune di Rio Marina e sono in corso opere di manutenzione straordinaria alle sorgenti e alle opere di presa superficiali del Monte Capanne nel Comune di Marciana. Inoltre, il programma per l'abbattimento del Boro e Arsenico nelle acque di Val di Cornia ed Elba, ha visto l'inaugurazione il 2 marzo dell'impianto più grande in Europa per l'abbattimento dell'arsenico, che ha portato a valori inferiori alla metà del minimo previsto dalla normativa. Entro la fine dell'anno saranno in funzione due nuovi impianti per il trattamento del Boro che consentiranno un abbattimento ampiamente sotto i limiti. Il programma, che prevede la costruzione di impianti, ma anche la ricerca e l'esecuzione di nuovi pozzi, avrà un costo complessivo di oltre 20 Milioni di Euro. Sull'Elba sono infatti previsti nuovi pozzi anche in zone ancora oggi poco sfruttate».

Inoltre  un programma di ricerca avviato con il Centro di geotecnoligie dell'università di Siena per l'utilizzo di acquiferi autoctoni ancora poco sfruttati o conosciuti e il miglioramento dello sfruttamento di quelli utilizzati, «Porterà, entro l'anno, all'individuazioni di ulteriori 13 siti utili per la costruzione di nuovi pozzi, che potranno essere disponibili, alcuni già nel corrente anno (a Mola, Orti e Ortano), altri nel 2013. Per le acque prelevate nella piana di Mola sta per essere installato un impianto di pretrattamento a osmosi inversa per l'eliminazione del Ferro e l'abbattimento dei cloruri. Sempre nella piana di mola è prevista la realizzazione di un dissalatore di acqua mare per 30 l/s. E' in fase di acquisto l'impianto e sono in progettazione esecutiva le opere per la presa e lo scarico a mare».

 

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