
[28/06/2012] News toscana
Riceviamo e pubblichiamo
In molti altri paesi europei gli obiettivi strategici sul settore trasporti sono orientati a spostare traffico, sia passeggeri che merci, dalla "gomma" ad altri, soprattutto su "ferro" (ferrovia) e quando è possibile su "acqua", (cabotaggio) su mare e canali navigabili. Si ritiene, in quei paesi, che il trasporto su "gomma" sia: meno efficiente nel rapporto energetico, senza futuro perché sarà sempre più penalizzato dal rincaro dei carburanti, più inquinante e impattante per le infrastrutture.
Per queste ragioni, c'è uno sforzo di convogliare le risorse pubbliche e private verso i porti, le ferrovie, le interconnessioni fra le due modalità e agli snodi fra le varie linee, interporti, stazioni, collegamenti fra varie direttrici. Quando si progettano opere, queste sono precedute da seri studi indipendenti sui flussi, esigenze di mobilità, messe a confronto ipotesi diverse, fatti piani finanziari e scenari futuri.
Anche nel trasporto locale in Europa si cerca di favorire il trasporto pubblico in preferenza su rotaia (tram e metropolitane) collegato direttamente con gli snodi delle linee nazionali e il trasporto leggero con una moltitudine di piste ciclabili sempre più tecnologizzate, con dispositivi di rilevazione per dare alla bici la precedenza agli incroci, il trasporto pubblico viene incrementato e il traffico delle auto espulso dai centri abitati o marginalizzato, anche in galleria (Monaco).
L'Italia è l'unico paese dell'area Euro che ha visto l'incremento percentuale del trasporto delle merci su gomma negli ultimi anni e contemporaneamente il taglio drastico del trasporto pubblico, urbano e ferroviario.
In questa situazione s'inserisce perfettamente il progetto dell'autostrada Tirrenica.
Credo che debba essere chiaro a tutti che questa opera è una scelta in una direzione di sostegno del trasporto su gomma che condizionerà anche le altre scelte del trasporto sull'asse tirrenico. Se si impiegano così tante risorse (2 miliardi di euro) gli interessi in gioco impediranno che il traffico si sposti su ferrovia o nave. Inoltre l'alto costo del pedaggio si aggiungerà agli altri balzelli a cui sono sottoposti i cittadini e i costi delle merci aumenteranno per il dazio del casello e per un trasporto sempre più costoso.
Tutto questo impoverirà il sistema paese e in particolare il nostro territorio, altro che sviluppo!
Per questi motivi Legambiente aderisce alle manifestazioni organizzate sul territorio della costa tirrenica, come quella di sabato 30 sulla variante da Cecina a Rosignano.
Legambiente intende dare il proprio contributo alla mobilitazione riportando il dibattito, troppo incentrato sul tema del pedaggio, sul problema principale che dovrebbe essere: quale progetto di mobilità per la costa tirrenica, ribadendo che la strada occorre solo metterla in sicurezza a sud di Grosseto.