
[02/07/2012] News
L'Italia è il primo paese europeo (a parte il Lussemburgo) per numero di autoveicoli per abitante, i trasporti italiani da soli producono circa un quarto delle emissioni totali di CO2 e le famiglie spendono in media quasi 5000 Euro l'anno per sostenere i costi dell'auto privata. Per rendere la mobilità sostenibile è necessario investire nel trasporto pubblico collettivo a basso impatto ambientale capace, con lo sviluppo delle reti nei centri urbani e con il rinnovo del parco mezzi, di offrire opportunità per uscire dalla crisi all'industria manifatturiera italiana e incrementare i posti di lavoro.
Del resto senza trasporto pubblico a basso impatto non si può parlare di mobilità sostenibile, come è impensabile ridurre l'inquinamento dei centri urbani senza una pianificazione e riorganizzazione del trasporto merci che rappresenta anche un impedimento per la fluidità del traffico nei centri storici del Belpaese. Inoltre le città italiane in gran parte medio-piccole devono puntare anche sulla mobilità ad impatto zero, cioè quella ciclabile, attraverso sistemi a rete che rendono nei brevi tatti competitiva la bici il cui uso diffuso contribuisce a ridurre l'inquinamento. Ma oltre alle proposte operative sostenute da una politica lungimirante, è necessario lavorare anche al cambiamento del modello culturale degli italiani che ancora vedono l'auto di proprietà come uno status symbol.
Delle opportunità offerte dalla mobilità green si parlerà domani a Roma, durante la prima Assemblea programmatica organizzata nell'ambito del percorso che condurrà agli Stati Generali della Green economy, che si terranno a Rimini il 7 e 8 novembre prossimi. Questo primo appuntamento punterà a definire una roadmap per abbattere l'inquinamento e la congestione del traffico, migliorare la qualità del trasporto dei passeggeri e delle merci, ridurre gli impatti ambientali. Durante l'assemblea saranno illustrate le esperienze di città e comuni che stanno realizzando best practices di mobilità sostenibile (es. bike sharing, congestion charge..), si parlerà dello sviluppo dei biocombustibili di seconda generazione (che non entrano in competizione con il settore agricolo food), del modal shift su ferrovia, degli scenari di diffusione delle auto ibride ed elettriche e del car pooling.
Il pacchetto di proposte che uscirà dall'assemblea andrà a costituire un documento programmatico per la mobilità sostenibile del decennio 2020-2030, che a novembre durante gli Stati generali della Green economy sarà discusso con il ministro dell'Ambiente. «È il momento opportuno per investire su una mobilità sostenibile in Italia, anche come via d'uscita dalla crisi», ha dichiarato Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e coordinatore del gruppo di lavoro sulla mobilità.
Gli organizzatori informano che la partecipazione all'Assemblea è libera ma il confronto sulle proposte è possibile anche in via elettronica, inviando contributi a statigenerali@susdef.it