[03/07/2012] News

Le piccole miniere d’oro artigianali saranno low-mercury e mercury-free?

Oltre 500 delegati, tra i quali 128 delegati di governi e rappresentanti di organizzazioni intergovernative ed Ong hanno partecipato a Punta del Este, in Uruguay, ai negoziati per un trattato internazionale sul mercurio. Si è trattato della quarta delle cinque sessioni dell' Intergovernmental negotiating committee (Inc4) che sembrano essere arrivate ad un buon punto. Dopo l'Inca4 in Uruguay rimane la riunione conclusiva, l'Inc5, che si terrà in Giappone nel 2013.

Nei 6 giorni del meeting conclusosi ieri, si è discusso  di  prodotti che contengono mercurio (e dei processi e dei settori che lo utilizzano), del commercio del mercurio, delle sue emissioni e rilasci, dello stoccaggio e dei rifiuti e delle  risorse finanziarie e assistenza tecnica per affrontare inquinamenti e malattie provocate dal mercurio .

Il ministro degli esteri dell'Uruguay, Luis Almagro, ha chiesto ai delegati di essere audaci:  «Rimangono solo pochi mesi per concludere questa nuova convenzione e stabilire un regime solido e dinamico per proteggere l'ambiente e minimizzare i rischi per la salute umana derivanti dal mercurio. L'Uruguay è fortemente impegnato in favore del multilateralismo e della protezione dell'ambiente, in particolare nel settore dei prodotti chimici e dei rifiuti attraverso lo sviluppo progressivo del diritto internazionale dell'ambiente»

Il programma Onu per l'ambiente (Unep) ha approfittato dell'Inc4  per presentare la sua "Practical Guide on Reducing Mercury Use" nelle piccole miniere d'oro artigianali (Asgm), una pubblicazione prodotta in collaborazione con l'Artisanal gold council e gli alti partner  dalla Global mercury partnership, destinata ai policy makers, alle società minerarie ed alle Ong, che fa il punto sulle tecniche disponibili per ridurre ed eliminare definitivamente il mercurio dalle miniere Asgm.

Secondo la guida «le soluzioni Low-mercury e mercury-free per la Asgm possono ridurre i rischi per la salute e l'ambiente,evitando l'impatto sulle comunità che dipendono molto da questo per il loro sostentamento. Misure concrete ed efficaci a basso costo che possono essere utilizzate dai cercatori d'oro artigianali per ridurre e addirittura eliminare la necessità del mercurio».

Per eliminare gli effetti dannosi della combustione all'aria aperta dell'amalgama o della trasformazione dell'amalgama, possono essere utilizzate "storte" e cappe per catturare l'evaporazione del mercurio per il suo  riutilizzo. Questo riduce le emissioni di mercurio e anche l'utilizzo complessivo di mercurio.

In alcune cooperative in Colombia, i minatori utilizzano centrifughe e "shaking tables" per separare le particelle d'oro più pesanti dal minerale, eliminando così la necessità di utilizzare mercurio.

Una dei più grandi problemi è quello dello status "informale" che spesso vuol dire illegale, delle miniere d'oro in molti Paesi, una situazione che produce enormi problemi sanitari e ambientali, ma anche sfruttamento del lavoro minorile. La guida pratica quindi è utile anche per i governi perché spiega i fondamenti tecnici per sostenere ed incoraggiare la formalizzazione delle Asgm. 

Secondo l'Unep «L'Asgm è una questione complessa dello sviluppo globale che presenta sfide e opportunità in molti Paesi. L'Asgm è il settore con la più grande domanda di mercurio a livello globale. L'Asgm é praticato in circa 70 Paesi, tra i quali numerosi Paesi dell'America Latina. Secondo le stime, le emissioni di mercurio nell'ambiente dalle Asgm in  tutto il mondo erano circa 1.400 tonnellate/anno nel 2011».

Al di là dei problemi etici e sociali che questa attività presente, se non verranno adottati metodi migliori, praticamente tutto  il mercurio utilizzato nelle Asgm continuerà ad essere rilasciato nell'ambiente, ponendo rischi a lungo termine sia per i minatori e le loro famiglie sia per le comunità vicine a queste miniere, in poartiocolare per quelle che vivono a valle o sottovento. Le donne e i bambini costituiscono una parte  significativa di questi minatori informali/abusivi e sono anche le due categorie più a rischio a causa delle  le proprietà neurotossiche del mercurio.

Ma il fenomeno sembra difficile da contrastare: il valore dell'oro è salito e continua a crescere e le piccole miniere artigianali stanno registrando un preoccupante boom in tutto il mondo. Secondo l'Artisanal gold council in questo settore lavorano tra i 12 ei 15 milioni di persone in oltre 70 Paesi, producendo fino al 20%  dell'oro del mondo.

A differenza di molti produttori di oro primari, i minatori artigianali in genere ottengono una buona quota del prezzo di mercato finale. Per questo il direttore generale dell'Unep, Achim Steiner ha osservato che «E' importante avvicinarsi ai tre pilastri dello sviluppo sostenibile in modo olistico. Ridurre ed eliminare l'uso del mercurio nell'estrazione dell'oro artigianale e su piccola scala è al punto di intersezione di questi tre pilastri. È' un'importante attività economica, che può contribuire direttamente alla riduzione della povertà ed al benessere regionale. Lo strumento giuridico globale sul mercurio che stiamo sviluppando offre un'importante occasione per assicurarci che piccole attività, come queste, continuino in modo sicuro e sostenibile».

Kevin Telmer, direttore esecutivo dell' Artisanal gold council ha spiegato che «quando si acquista oro da una piccola miniera d'oro, si paga il 70 - 80% del prezzo internazionale. Questo non è quasi mai vero per qualsiasi altro prodotto. Si trasferisce direttamente ricchezza in modo molto efficiente dal ricco al povero». Una visione un po' troppo ottimista, che fa a pugni con situazioni terribili delle piccole miniere d'oro, come quelle descritte anche da greenreport.it in Burkina Faso e in altri Paesi africani, per non parlare dei gironi infernali di certe miniere d'oro abusive in America Latina. Comunque, se i negoziati raggiungeranno un accordo per ridurre e infine eliminare l'uso del mercurio nelle piccole miniere artigianali, sarà un beneficio per tutti i Paesi e ridurrà i rischi per la salute umana e l'ambiente.

Steiner è convinto che l'approvazione di una convenzione mondiale sul mercurio entro il 2013 «Può ridurre significativamente l'esposizione di un numero significativo di persone in tutto il mondo ad una sostanza altamente pericolosa, i cui effetti sulla salute umana sono ben noti, e in tal modo apportare un serio contributo allo sviluppo sostenibile e ad  una transizione verso una green economy sulla scia di Rio+20».

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