
[04/07/2012] News toscana
Peretola è tornata in pista tra polemiche non nuove ma non per questo meno scabrose. La soluzione è resa problematica oltre che per il suo rapporto con l'aereoporto pisano perché riguarda un territorio dove non certo per caso fu istituita un'area protetta soprattutto agricola. Gli ambientalisti e specialmente Legambiente toscana - ma anche molti amministratori - si sono comprensibilmente preoccupati che la scelta del tracciato della pista arrechi danni appunto al parco della Piana e al suo ambiente prevalentemente agricolo.
Preoccupazione considerata però da taluni assurda, tanto da far dire ad un sindaco che è ridicolo temere per il futuro dei nostri carciofi a cui non potrà essere certo affidato l'avvenire dei nostri figli che dovranno occuparsi di ben altro che piantar verdure.
Qualche tempo fa non miglior sorte toccò al pur assai più pregiato lardo di Colonnata, al quale come ebbe a dire un assessore regionale non poteva certo essere affidato il futuro del nostra regione e del nostro paesaggio.
Insomma, le chiacchiere a non finire sui nostri sapori che spesso sembrano assai più importanti dei nostri saperi sulla pista di Peretola deragliano. Eppure i carciofi come il lardo di Colonnata creano sicuramente meno problemi dal punto di vista del rumore e della sicurezza dei cittadini e dell'ambiente di un atterraggio e di un decollo.
Ecco un caso che ripropone anche per la Toscana l'esigenza di evitare che le scelte in campo ambientale avvengano ignorando o sottovalutando l'intreccio e le connessioni con aspetti che interessano anche i carciofi e il lardo di Colonnata.
*Gruppo San Rossore