
[04/07/2012] News toscana
Si è svolta oggi a Firenze la riunione del Comitato consultivo dell'emergenza Costa Concordia, a cui hanno partecipato il gruppo di amministratori e tecnici a supporto del commissario Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale, il presidente della Regione Enrico Rossi, affiancato dalla presidente dell'Osservatorio di monitoraggio appena insediato al Giglio Maria Sargentini, il prefetto di Grosseto Marco Valentini, il sindaco di Grosseto Leonardo Marras, il sindaco del Giglio Sergio Ortelli, rappresentanti del ministero dell'ambiente e della Capitaneria di porto. Presente anche l'ingegner Dario Talluri, ex amministratore delegato della Magona, coordinatore degli interventi che saranno richiesti alle imprese toscane. Durante l'incontro è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori per la rimozione della nave e sull'attività dell'Osservatorio ambientale. Attualmente è in corso la cosiddetta 'fase uno', quella della messa in sicurezza della nave, che prevede la stabilizzazione attraverso un sistema di palificazioni. E proprio su questo fronte ci sono delle novità: le palificazioni saranno più piccole (22 centimetri di diametro rispetto ai 2 metri inizialmente previsti) per un minore impatto sul fondale dell'Isola del Giglio. La notizia è confermata dallo stesso Gabrielli. «Grazie alle analisi svolte sul fondale, ci sarà una diminuzione dell'impatto che le strutture avranno sui fondali perché sono state ridimensionate. Sia il "falso fondale" che le palificazioni saranno in numero e dimensioni inferiori rispetto a quelle originariamente previste. Prima si parlava di palificazioni del diametro di due metri ora di 22 centimetri e un conto, come impatto sul fondale, è trivellare per due metri, un conto per poche decine di centimetri. Analogamente, per il "falso fondale", prima si pensava a 4 strutture molto grandi ora a tre medio grandi e due più piccole con una superficie complessiva minore». Sempre per quanto attiene le palificazioni, Sergio Bartalotti, Ad di Micoperi, ha precisato che ci saranno «4 gruppi di pali composti da 4 pali da 22 centimetri di diametro ciascuno. Poi magari ne servirà qualche altro» e ridotta, in base alla analisi, anche la controspinta che sarà di 4 mila tonnellate. «Questo "aggiustamento" del progetto- ha commentato Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio ambientale sul cantiere- ha una rilevanza enorme sia sul tempo di realizzazione sia sui possibili impatti perché per esempio da punto di vista della poseidonia un foro di 20-22 centimetri non determina la necessità di interventi compensativi previsti invece con fori che hanno diametro di alcuni metri». Il presidente della Regione Enrico Rossi è tornato sulla questione del porto su cui sono aperte le trattative con i ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti. «Una nave in quelle condizioni è bene portarla nel porto più vicino e c'é la prospettiva di lavorare per portare la nave nel porto di Livorno». Il ministero dell'Ambiente in base a quanto riferito da Rossi si è pronunciato positivamente «Stiamo tallonando anche il ministero dei Trasporti che avrà una parola determinante per decidere dove portare la nave» ha sottolineato il presidente.
Per quanto riguarda le opportunità per le imprese toscane Rossi ha aggiunto: «Le cose si stanno evolvendo in maniera positiva e per le imprese toscane sono aperte opportunità su cui si sta lavorando, al di là dell'affidamento dell'appalto a Fincantieri come capo-commessa unico» e circa l'impegno di NCA nella lavorazione dei "cassoni" che consentiranno il galleggiamento dello scafo il presidente ha affermato che «ci sono ottime possibilità e la volontà espressa da molti perché ciò avvenga. Confidiamo che una parte del lavoro possa essere portato in quella realtà produttiva, che versa in una situazione delicatissima. Ci sono poi altre imprese toscane che possono essere candidate a lavorare in altri settori del progetto». Nei prossimi giorni intanto l'Osservatorio organizzerà un presidio fisso all'Isola del Giglio, che costituirà un punto di riferimento per la comunicazione alla popolazione, mentre il comitato consultivo si riunirà con cadenza quindicinale. Il prossimo appuntamento dell'Osservatorio al Giglio è fissato per il 16 luglio.
Il prefetto Gabrielli ha indicato il 31 agosto come data entro cui lo scafo verrà messo in sicurezza.