[06/07/2012] News

L’Aquila, le termografie bocciano le “Case” di Berlusconi. Inefficienza energetica per il 43% degli edifici

Le termografie, le fotografie a infrarossi delle pareti, realizzate nell'ambito della campagna sull'efficienza energetica degli edifici "Tutti in classe A" di Legambiente, danno un risultato impietoso: «Per tutte e 16 le tipologie di edifici costruiti nell'ambito del Progetto "Complessi antisismici sostenibili ecocompatibili" (Case) voluto dal governo Berlusconi e messo in atto dall'ex sottosegretario per la Protezione Civile Bertolaso. I tecnici del Cigno Verde hanno analizzato i nuovi edifici costruiti nelle 19 aree di intervento Case ed hanno rilevato «Diverse, criticità rilevanti nella tenuta termica delle superfici opache esterne. In 7 tipologie i difetti riguardano 85 edifici realizzati  nelle frazioni di Sant'Elia, Tempera, Bazzano, Paganica sud, Paganica 2, Roio Poggio, Assergi, Coppito, Sant'Antonio, Camarda, Gignano, Cese di Preturo».

Il progetto, per un costo di 809 milioni di euro al 13 agosto 2010,  riguarda 185 edifici, per un totale di circa 4.500 appartamenti che ospitano oltre 15.000 persone e vantava una forte «Attenzione all'ambiente: 60% degli edifici è di classe A o A+; 7mila mq di pannelli solari installati sulle coperture di ogni edificio per la produzione di acqua calda; Potenza media installata per palazzina: 115 KWt (oltre 4 KWt medi per alloggio); 35mila mq di pannelli fotovoltaici installati sulle coperture degli edifici e sulle pensiline dei parcheggi; Potenza media installata per palazzina: 25,12 KWp (oltre 1 KWp medio per alloggio).

Il rapporto spiega che molte costruzioni del Case saranno anche antisismici, ma non molto ecocompatibili: «Nello specifico, la presenza di zone più calde e più fredde nelle foto termografiche, evidenzia un isolamento non omogeneo delle superfici, con conseguente dispersione di calore. Problema significativo in inverno con temperature esterne rigide ma anche d'estate, con uno scarso comfort all'interno delle abitazioni. Nei diversi edifici è chiaramente visibile la non uniforme distribuzione delle temperature, che variano tra i 3 e i 6 gradi, con particolari dispersioni in corrispondenza di pilastri, solai, balconi (indice di una scarsa correzione dei ponti termici), nelle stesse superfici di tamponamento (indice di un non uniforme isolamento). Tutti problemi riconducibili a difetti di progettazione e di costruzione, di scelta dei materiali e di messa in posa. Se questi edifici fossero stati controllati con attenzione e sottoposti ad analisi tipiche dei protocolli di certificazione, questi errori si sarebbero potuti evitare».

Eppure ancora oggi sul sito della Protezione Civile si legge che quelle del progetto Case «Sono costruzioni stabili e realizzate con due criteri: - innovazione tecnologica e risparmio energetico» 

I risultati di queste indagini termografiche verranno presentati oggi a L'Aquila, in piazza Duomo, all'interno della manifestazione "I fuochi dell'Aquila". Secondo Francesca Aloisi, presidente di Legambiente L'Aquila e Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale del Cigno Verde, «E' un'occasione persa, soprattutto perché per la realizzazione di questi alloggi sono stati investiti molti soldi pubblici. In questi edifici si hanno condizioni di scarso comfort per le famiglie, sia d'inverno che d'estate, malgrado dovessero essere modelli esemplari per i sistemi di costruzione grazie ai pannelli solari termici e a diverse tecnologie di efficienza energetica. Certo il problema non riguarda solo le nuove abitazioni dell'Aquila e per questo chiediamo a Governo e Regioni che siano introdotte regole chiare e controlli per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Perché non c'è più alcun motivo per non costruire in "Classe A" di certificazione, ossia con la giusta attenzione a quei criteri di sostenibilità e efficienza che consentono una migliore qualità della vita e di azzerare la spesa in bolletta dei cittadini».

Torna all'archivio