[10/07/2012] News toscana

Piombino: l’amministrazione a lavoro per migliorare la gestione delle acque reflue

Il comune di Piombino sta svolgendo accertamenti per verificare la presenza di scarichi irregolari e inefficienze degli impianti di depurazione. Per ciò che attiene gli scarichi, il servizio politiche ambientali dell'amministrazione ha attivato un programma di accertamenti sulla costa che riguarderanno l'area della Torraccia, Poggio alle Formiche, Torre Nuova, Sant'Albinia, Sdrisciola, Mulinaccio. Saranno "indagati" gli edifici e gli insediamenti in prossimità dei fossi e dei canali che confluiscono alla foce della Fossa Calda, dove costantemente si verificano superamenti dei limiti per le acque di balneazione dovuti a scarichi di natura organica che possono provenire da abitazioni, stalle, insediamenti di tipo turistico e produttivo e anche da spandimento di concimi organici nei campi.

In particolare i canali interessati sono la Fossa Calda, i canali occidentale e orientale che provengono da Rimigliano (nel comune di San Vincenzo a cui è stata richiesta la collaborazione), il canale Allacciante nel comune di Piombino dove confluiscono il fosso Rosselmo e il fosso Verrocchio, proveniente quest'ultimo dal comune di Campiglia. Obiettivo dell'iniziativa è quello di riportare i valori delle acque marine entro i limiti di legge per consentire la rimozione del divieto permanente di balneazione alla foce della Fossa Calda: una situazione che nuoce all'immagine della costa e che può essere risolta con l'eliminazione di scarichi abusivi o irregolari.

L'amministrazione comunale chiede la collaborazione dei cittadini e delle aziende, invitandoli ad una "autoverifica" dell'efficienza dei propri scarichi, anche per evitare onerose sanzioni amministrative. «Chiunque effettui scarichi di acque reflue domestiche senza autorizzazione, incorre in sanzioni amministrative da seimila a sessantamila euro. Per edifici isolati ad uso abitativo la sanzione è da seicento a tremila euro». Per quanto riguarda i sistemi depurativi qualche problema è sorto presso l'impianto di Riotorto. «Il malfunzionamento di ieri è stato causato probabilmente dall'alta temperatura ambiente che, per un fenomeno di reazione, ha determinato una fuoriuscita di fumo dall'impianto- ha informato l'assessore ai lavori pubblici Lido Francini- Il guasto è stato però risolto in serata dai tecnici Asa».

Al contempo l'assessore ha spiegato che per ciò che attiene il problema del cattivo odore, che crea particolare disagio in determinate condizioni di vento, Asa ha programmato entro fine luglio una serie di interventi che dovrebbero contribuire a migliorare sensibilmente la situazione. In primis l'attivazione e la messa in esercizio del secondo impianto di depurazione per meglio garantire lo smaltimento dei liquami nelle condizioni di massimo carico e la piantumazione di una barriera di piante a protezione delle abitazioni.

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