
[13/07/2012] News toscana
La commissione Ambiente del comune di Firenze, presieduta da Eros Cruccolini, su particolare input del consigliere Mario Tenerani, è tornata in queste settimane ad occuparsi di Arno. Prima con una ricognizione sul "campo" in cui sono state evidenziate le criticità che si trovano lungo le sponde e in alveo nel tratto cittadino, poi sentendo tutti i portatori di interesse (associazioni, tecnici, cittadini) che a vario titolo operano sul fiume.
Nell'ultima audizione è stato ascoltato Franco Naldini, pescatore di decennale esperienza e collaboratore da anni dell'Università di Firenze, dipartimento di Scienze Zootecniche, per il monitoraggio dei pesci siluro. Naldini, con l'ausilio di materiale fotografico, ha evidenziato quanto sia cogente il tema del degrado: carcasse di biciclette, cartelli stradali, rifiuti di ogni tipo, persino caschi da moto e poi tanta plastica.
Il pescatore ha poi spiegato di essere a conoscenza di zone del fiume in cui ci sono presenze copiose di motorini e tantissime biciclette, oltre a carrelli della spesa e cartelli stradali. La situazione del letto dell'Arno secondo Naldini è delicata e molto critica: decenni di incuria e di totale mancanza di senso civico, da parte di cittadini e di certi turisti che hanno eletto il fiume al ruolo di pattumiera.
«Vogliamo - hanno dichiarato Cruccolini e Tenerani - che le associazioni diventino una sorta di sentinella contro il degrado adottando idealmente ognuna di loro un tratto di Arno. Dobbiamo intervenire subito sulla pulizia delle rive e dobbiamo trovare anche il modo e le risorse per cominciare a dragare laddove sia possibile farlo. Ad esempio rimuovendo quelle carcasse di motorini. Invitiamo, poi, ancora una volta i cittadini ad un alto senso di responsabilità: in queste audizioni abbiamo ascoltato testimonianze inquietanti che raccontano di lanci di oggetti dalle case e da locali che si trovano sui lungarni. Lanci non solo immorali per l'offesa recata all'ambiente, ma anche assai pericolosi per pescatori e canottieri».
La scorsa settimana sono state ascoltate le associazioni dei canottieri, dei pescatori e ambientaliste. Legambiente ha ribadito che le questioni di degrado ambientale segnalate sono una criticità da rimuovere attraverso progetti partecipati che aumentino la fruibilità del fiume. Il problema Arno però, anche nel tratto cittadino, non è solo una questione di rimozione dei rifiuti ma di corretta gestione dell'ecosistema fluviale. Sia per gli aspetti della vegetazione, sia per la questione degli scarichi, sia per la quantità d'acqua, sia per gli aspetti della fauna che abita il fiume.