[16/07/2012] News

Nelle raffinerie Usa incidenti a catena con morti, feriti e danni ambientali

La Bp dovrà pagare 13 milioni di multa per le violazioni alla sicurezza in una raffineria di Texas

Il 12 luglio il segretario Usa al lavoro, Hilda Solis, ha annunciato che il gigante petrolifero Bp ha accettato di pagare 13 milioni di dollari di multe per compensare più di 400 violazioni della sicurezza in una sola raffineria del Texas che ha subito una catastrofica esplosione nel 2005. Il Chemical Safety Board, un'agenzia federale indipendente Usa, concluse che il disastro era stato causato da «Carenze organizzative e di sicurezza a tutti i livelli della Corporation Bp. Segni premonitori di una possibile disastro erano presenti da diversi anni, ma i funzionari della società non sono intervenuti efficacemente per impedirlo».

Le violazioni sono state scoperte da un'ispezione effettuata nel 2009 dall'Occupational safety and health administration (Osha) nella raffineria Bp di Texas City, che doveva verificare se la multinazionale avesse corretto i problemi di sicurezza che avevano portato all'esplosione del 23 marzo 2005, nella quale erano rimasti uccisi 15 operai e feriti almeno altri 170. 

Solis ha detto che «L'accordo contribuirà a garantire che i lavoratori non debbano sacrificare la loro vita per il loro sostentamento. Questo accordo salverà  vite umane». La Bp ha infatti promesso di risolvere tutti i problemi trovati in Texas City entro la fine di quest'anno, dopo più di 7 anni dall'esplosione. Jordan Barab, vice segretario del lavoro Usa per la Sicurezza e salute sul lavoro, ha detto che nessuno dei problemi corretti rappresenta «Un pericolo imminente. Le prestazioni di sicurezza della Bp sono significativamente migliorate dopo l'ispezione e le multe del 2009 e multe. Applicare le sanzioni funziona».

La Bp  aveva già pagato multe per 21 milioni di dollari per le violazioni riguardanti l'esplosione mortale del 2005, e nel 20009 l'Osha aveva citato la company per 270 violazioni "failure to abate". Per uscire da questo pasticcio legale, nel 2010 la Bp aveva accettato di pagare 50,6 milioni dollari in più.

Durante l'ispezione del 2009, l'Osha aveva trovato 439 violazioni ed aveva proposto sanzioni supplementari per quasi 31 milioni di dollari. Lo "sconto" fino a 13 milioni dollari annunciato il 12 luglio sana gran parte di  quelle contestazioni, ma non 30 violazioni che sono ancora contestate dalla Bp.

Solis ha assicurato che l'Osha intende «fare in modo che la Bp attui questo accordo a lungo termine, sia la sua responsabilità giuridica e morale di proteggere la vita dei lavoratori, che rendono quel  che è la loro azienda».

Nel maggio 2010, un mese dopo l'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon della Bp nel Golfo del Messico (che uccise 11 operai e sversò in mare circa 5 milioni di barili di petrolio) il Center for Public Integrity rese noto che due raffinerie della Bp, a Texas City ed a Toledo, nell'Ohio, rappresentavano il 97% delle flagranti violazioni citate dall'Osha dal 2007, e che sulla 862 accuse alla Bp 760 erano state classificate come "egregious willful" per «Le presunte violazioni di una norma volta ad impedire eventi catastrofici nelle raffinerie», mentre 69 erano "intenzionale" e 30 "sere" e 3 non classificate.

L'Osha definisce una violazione volontaria (willful violation)  «Commessa con indifferenza completa o intenzionale per la sicurezza e la salute dei dipendenti». Una violazione "egregious willful" è così grave da portare ad una condanna penale invece che ad una sanzione pecuniaria. Una violazione grave è descritta come la creazione di una "probabilità significativa" di morte o gravi lesioni. L'Osha in caso di morte di lavoratori e di totale disprezzo per le norme di sicurezza può rivolgersi al Dipartimento della giustizia Usa perché promuova un'azione penale.

Il Center for Public Integrity  spiega che «Praticamente tutte le citazioni alla Bp erano per violazioni del Process safety management standard dell'Osha», una norma che disciplina la manutenzione ed i controlli nelle raffinerie, dai depositi di liquidi infiammabili ai sistemi di blocco di emergenza. La Bp rappresentava 829 delle 851 violazioni intenzionali trovate dall'Osha in tutte le raffinerie delle multinazionali che operano negli Usa.

La seconda compagnie petrolifera citata dall'Osha per violazioni nel 2007, la Sunoco, era lontanissima dalla Bp: 127 infrazioni  delle quali 8 "volontarie", seguita dalla ConocoPhillips Co. Con 119 (4 intenzionali) e dalla Citgo Petroleum con 101 (4 volontarie). Barab allora disse: «E' chiaro che la Bp non ha fatto abbastanza per correggere i difetti dopo l'esplosione del 2005. L'unica cosa che si può concludere è che alla Bp hanno un problema grave e sistemico della sicurezza nella loro company».

Il capo dell'Osha, David Michaels, sottolineò che «I problemi di sicurezza non si limitano alla Bp. Siamo molto preoccupati per l'impegno dell'industria della raffinazione per la salute e sicurezza dei lavoratori». Eppure, secondo il sito web della multinazionale, ad un anno dall'esplosione della raffineria di Texas City e mentre la marea nera contaminava il Golfo del Messico, «L'impegno della Bp per la sicurezza inizia ai livelli più alti della nostra organizzazione con sistemi robusti per implementarla, audit, rapporti e miglioramenti delle nostre performance. La creazione di un ambiente di lavoro sicuro e sano è essenziale per il nostro successo. Dal 1999, i tassi di infortuni e di sversamenti si sono ridotti di circa il 75%».

Intanto, la raffineria Bp di Cherry Point a Blaine, nello Stato di Washington, veniva citata dalle autorità di regolamentazione dello Stato per 13 violazioni gravi con la richiesta di sanzioni per 69,200 dollari. Il 2 aprile 2010, un incendio nella raffineria Tesoro Corp. di Anacortes, sempre a Washington, uccise 7 operai: l'impianto nell'ottobre 2008 era stato accusato di 17 violazioni gravi dei processi di gestione della sicurezza. Nella stessa raffineria sono avvenuti molti incidenti gravi, compresa una rottura di una condotta che ha causato 30 milioni di dollari di danni. Un gruppo di  inchiesta nominato dall'ex segretario di Stato James Baker documentò che tutto questo dipendeva da  discutibili riduzioni dei costi attuate dalla Bp e affermò: «Non abbiamo alcuna illusione che le carenze nella cultura del processo di sicurezza,nella gestione o nel controllo societario siano limitati alla Bpo».

Ora, dopo la multa dell'Osha, in un comunicato stampa il responsabile internazionale refining and marketing, Iain Conn, assicura con  una discreta faccia tosta che «La company punta ad essere leader nel process safety, la prevenzione degli incendi potenzialmente calamitosi, esplosioni e rilasci chimici. L'accordo di oggi rappresenta un'altra pietra miliare nel nostro impegno per le operazioni di sicurezza e conformità».

 

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