[18/07/2012] News toscana

Emergenza idrica in Toscana: Uncem chiede investimenti nei territori montani

I dati sulla siccità in Toscana presentati ieri dalla Regione, hanno evidenziato situazione particolarmente critiche per le province di Grosseto, Arezzo, Livorno, Pisa e Siena

I dati sulla siccità in Toscana presentati ieri dalla Regione, hanno evidenziato situazione particolarmente critiche per le province di  Grosseto, Arezzo, di Livorno, di Pisa e di Siena dove si registrano deficit pluviometrici che si attestano su meno 40% circa, con la punta massima di Grosseto (-46%). Per i fiumi situazioni di particolare criticità, peraltro in progressivo aumento, si rilevano sull'Ombrone Grossetano e sull'Elsa dove i livelli raggiungono i nuovi minimi storici del periodo, mentre per quanto riguarda le falde, la situazione 2012 rispetto a quella del 2011 registra significativi abbassamenti (dal 25 al 35%) nel Valdarno Inferiore, nella Piana Costiera Pisana, nella Val di Chiana, nella Piana di Grosseto ed infine lungo la costa tra Cecina e San Vincenzo. Negli altri acquiferi, i livelli sono stabili o con abbassamenti compresi tra il 5 ed il 10%. La Regione risponde a questa crisi con un piano di interventi da realizzare da ora fino al 2014 (vedi greenreport di ieri) e oggi l'Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem) inviata a non dimenticare i territori montani. «Da molto tempo Uncem Toscana sottolinea che i territori della montagna sono tra i maggiori fornitori di risorse idriche, tanto che la montagna fornisce tale bene primario a tutti i territori della regione, comprese le aree urbane ed è per questo che sono indispensabili interventi che abbiano una grande ricaduta sul territorio e inneschino circoli virtuosi per la salvaguardia e la tutela dell'acqua-  ha sottolineato  il presidente Oreste Giurlani - Poiché l'acqua è una risorsa messa a disposizione e a beneficio di tutti è giusto e doveroso che in montagna siano fatti degli investimenti per la tutela dell'assetto idrogeologico, degli acquedotti e per la qualità del servizio idrico. È per questo che è giusto che i territori montani abbiano un ritorno di risorse sotto forma di indennità compensative» che poi secondo Uncem potrebbero essere rimpiegate sul territorio.  «In questo modo la cura del territorio, la manutenzione dei bacini idrografici, la tutela dei corpi idrici e delle aree di salvaguardia sarebbero azioni che i territori montani potrebbero attuare in modo ordinario per garantire una migliore manutenzione delle reti di distribuzione, combattere ogni forma di spreco e governando l'uso della risorsa» ha concluso il presidente di Uncem.

Intanto, tornando in pianura, la provincia di Arezzo fa sapere che sono iniziate le operazioni di messa in pressione della condotte del nuovo Distretto irriguo n.21, una delle aree più vocate alla produzione di frutta a livello nazionale, per l'avvio della campagna irrigua nei comuni di Arezzo, Civitella in Valdichiana e Monte San Savino, con l'utilizzo di acqua proveniente da Montedoglio. Come noto la mancanza di precipitazioni ha provocato un'accentuata riduzione delle portate dei corsi d'acqua della provincia e qualche settimana fa, a loro tutela,  il presidente Vasai ha firmato l'ordinanza di sospensione dei prelievi idrici, concessioni e licenze di attingimento nel Canale Maestro della Chiana e Ambra, valida fino al prossimo 22 luglio. «In questo contesto, nei giorni scorsi si è lavorato con il massimo impegno per garantire gli allacciamenti ad importanti impianti di ortofrutticoltori» spiegano dalla provincia.

Gli agricoltori che volessero accedere a questa risorsa possono rivolgersi alla provincia di Arezzo (servizio agricoltura 0575 33541) o al Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina (0575.355030).

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