[19/07/2012] News toscana

Nel pisano รจ un fiorire di filiere corte

La Regione finanzia otto progetti

La Regione Toscana finanzia 8 progetti sulla filiera corta in  varie realtà territoriali della provincia di Pisa. E' stata pubblicata sul Burt, il Bollettino ufficiale della Regione Toscana, la graduatoria provvisoria dei progetti ammessi a contributo, nell'ambito del bando di finanziamento per il 2011, opportunità rispetto alla quale la provincia di Pisa ha svolto una specifica opera di promozione, attraverso l'assessorato allo sviluppo rurale.

«Le proposte presentate nella realtà locale - ha dichiarato l'assessore provinciale allo sviluppo rurale Giacomo Sanavio- attestano il diffondersi della sensibilità dei e sui territori verso le tematiche della filiera corta». In effetti a marzo scorso il panorama provinciale contava la presenza di 12 mercati di produttori, 6 spacci-negozi di prodotti a cui vanno aggiunte le numerose e importanti esperienze spontanee dei Gas, i gruppi di acquisto solidale. Il bando in esame i cui beneficiari sono i comuni singoli o associati, prevede il finanziamento di tre tipologie di attività: spacci locali, progetti speciali, mercati dei produttori. In tutto sono 33 le domande provvisoriamente ammesse di cui 8 sono state presentate da comuni del territorio pisano. Nello specifico: Pisa, Capannoli e Fauglia per quanto riguarda gli spacci locali; l'Unione Valdera e San Miniato per progetti speciali; Santa Maria a Monte, Cascina e Pomarance per i mercati.

«L'estendersi della rete dei luoghi della filiera corta -  ha continuato  Sanavio - assume valore culturale ed economico, sia per le nostre comunità, sia per gli imprenditori rurali. Dal riconoscimento della centralità delle politiche del cibo e dell'importanza dell'agricoltura (con i servizi e le funzioni d'interesse collettivo che è in grado di svolgere) nasce anche la nuova reputazione dell'agricoltura stessa nella sua dimensione di economia di territorio», in cui oltre gli aspetti inerenti la distribuzione (la filiera corta garantisce prossimità tra produzione e consumo con riduzione degli impatti dei trasporti sull'ambiente), non deve essere dimenticata la qualità delle produzioni che è l'altra componente da valutare per la sostenibilità delle filiera produttiva.

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