
[26/07/2012] News toscana
Situazione critica anche in Toscana dove è stato varato un Piano straordinario per l’emergenza
«Chiediamo al governo di convocare entro l'anno una Conferenza nazionale sull'uso dell'acqua coinvolgendo, con la massima tempestività, il Parlamento, tutti i ministeri interessati, le istituzioni regionali e locali, le autorità di settore, le forze economiche e sociali, gli organismi specializzati, tecnici e scientifici» ha dichiarato Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, presentando l'interrogazione parlamentare sull'emergenza siccità al ministro Clini, cofirmata da Raffaella Mariani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente della Camera. Come noto la carenza di acqua ha determinato un vero e proprio allarme in diverse regioni del Paese.
Per questo il sottosegretario all'Ambiente Fanelli alla Camera ha riferito che è in corso un monitoraggio costante della risorsa idrica. Realacci è particolarmente preoccupato per la situazione della Toscana. «Secondo quanto emerso da recenti rilevazioni dell'Arpa, le precipitazioni registrate negli ultimi 6 mesi in alcune zone della regione risultano essere inferiori del 50 per cento rispetto al dato del 2011 e addirittura del 70 per cento rispetto al 2010.
La Regione ha già varato un Piano straordinario per l'emergenza idrica individuando gli interventi da realizzare con urgenza nel corso del 2012 per ridurre il rischio siccità». Collegando le varie criticità che si stanno verificando in alcune aree del Paese, il parlamentare del Pd riconduce la causa a problemi di natura globale ma che hanno soluzioni anche a livello locale. «Evidentemente ci troviamo di fronte a fenomeni acutizzati dai mutamenti climatici, che dispiegano i loro effetti a livello globale. Come osservato dai satelliti dalla Nasa, in Groenlandia la fusione del ghiaccio a causa di temperature straordinariamente elevate ha toccato il 97% della superficie, un'estensione mai raggiunta negli ultimi 30 anni. Proprio per questo sono quanto mai necessarie politiche più efficaci e credibili sia sul fronte della mitigazione dei processi in atto che sul fronte dell'adattamento agli stessi» ha concluso Realacci.