[27/07/2012] News toscana

Prato avrà il suo pane a chilometri zero

. L'idea progettuale ora è realtà e da settembre il "Gran Prato", così sarà denominato il pane prodotto, verrà commercializzato.

Agricoltori, mugnai e fornai tutti del territorio pratese per realizzare un pane a Km zero. L'idea progettuale ora è realtà e da settembre il "Gran Prato", così sarà denominato il pane prodotto, verrà commercializzato. Grande soddisfazione per la realizzazione del progetto che pare destare un grande interesse anche tra i cittadini, è stata espressa dall'Associazione Parco agricolo di Prato, dall'assessore provinciale all'Agricoltura, Stefano Arrighini, dal sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini, da Luca Giusti, presidente di Confartigianato, e dai vertici delle associazioni degli agricoltori, Cia e Coldiretti.

«Viene premiato l'impegno di una filiera locale composta da imprenditori profondamente motivati che hanno scelto di lavorare insieme a un progetto di grande qualità» ha dichiarato Arrighini. Per la realizzazione del "Gran Prato" si deve rispettare una sorta di disciplinare di produzione: il grano utilizzato per pane e farina deve provenire dal territorio provinciale; la produzione agricola deve rispettare un disciplinare definito (con la consulenza di esperti del comitato tecnico scientifico dell' associazione) sulla base di buone pratiche agronomiche rispettose di requisiti ambientali; macinatura e trasformazione devono rispettare anch'esse requisiti qualitativi finalizzati a mantenere le caratteristiche del grano originario, in particolare tramite l'impiego di lieviti madre e lievitazione naturale; il prezzo al consumo deve essere in grado di raggiungere un equilibrio fra adeguata remunerazione dei partecipanti alla filiera, requisiti qualitativi del prodotto e adeguatezza del prezzo medesimo per i consumatori.

«E' una filiera di produzione di cereali e del pane che incontra la crescente domanda di qualità alimentare dei consumatori e salvaguarda l'economia agricola e il territorio» ha sottolineato David Fanfani, presidente dell'associazione Parco agricolo. Gran Prato, il cui marchio sarà rappresentato da una spiga verde, come detto verrà messo in commercio da settembre. Si partirà con una produzione di 600 kg alla settimana. Protagonisti del progetto i forni Fogacci, Cocciardi e Guasti di Prato, Montagni e Matti per il pane di Montemurlo e i molini Bardazzi e Mugnaioni. Il grano arriva dalle aziende agricole Marcello e Marco Boretti, Raugei, Paolo Colzi, Rossi, Menicacci, Marcello Ceri. Il pane verrà commercializzato anche da Cortaggio e dal mercato di filiera corta Terra di Prato.

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