
[02/08/2012] News toscana
Tanti i ritardi e le cose da fare, dai lavori delle linee 2 e 3 della tramvia al parco delle Cascine
In questi giorni a far discutere i fiorentini è un cordolo in corso di realizzazione sul ponte di Santa Trinità, a tutela dell'incolumità dei ciclisti che percorrono la pista ciclabile. Alcuni cittadini si sono pronunciati sul fatto che il cordolo sarebbe brutto e "pericoloso". «Chiunque abbia percorso in bici la pre-esistente corsia ciclabile, separata da un striscia continua, sa che era abitudine consolidata di auto e moto invaderla, mettendo a rischio l'incolumità dei ciclisti e causando incidenti di varia gravità- ha dichiarato Valerio Parigi consigliere di Firenzeinbici, associata Fiab- Da adesso, grazie alla separazione in pietra, i pirati della strada non potranno più percorrere la pista ciclabile. I pericoli sono dunque radicalmente ridotti, al contrario di quanto asseriscono i detrattori dell'intervento».
La realizzazione di interventi per la tutela dell'incolumità dei ciclisti e a favore della mobilità sostenibile dovrebbero essere ancora più estesi affinché l'uso della bici possa essere sicuro e sempre più competitivo negli spazi brevi, con i mezzi a motore che incrementano traffico e smog. Si tratta quindi di interventi effettuati nell'interesse generale per il miglioramento della qualità della vita in città, anche se tutti non riescono a cogliere questo aspetto. «I personaggi al centro della insensata polemica farebbero bene a spingere Firenze verso modelli di mobilità ormai consolidati in tutta Europa, con meno auto e moto, più trasporto pubblico, biciclette, aree pedonali, vivibilità» ha concluso Parigi. Sulla stessa linea anche l'associazione Città ciclabile che nel ricordare quanto siano urgenti anche tanti altri interventi per garantire sicurezza ai circa 30.000 ciclisti fiorentini, mette in evidenza un altro aspetto: «a rovinare il Ponte a S. Trinita in maniera ben più grave è lo smog creato dai mezzi a motore che ogni giorno lo attraversano scatenando inarrestabili reazioni chimiche che degradano la pietre forte di cui e fatto questo come tanti altri monumenti fiorentini, un traffico che per decenni ha anche aggredito e rovinato i marmi del Duomo, dove questo degrado è drammaticamente più visibile. Chi si muove in bici invece, fra tanti rischi e difficoltà per piste ciclabili e posti sosta assolutamente insufficienti, oltre a salvaguardare la salute di tutti favorisce anche la conservazione di pietre e marmi dei nostri preziosi monumenti» ha concluso l'associazione Città ciclabile.
La vis polemica dei fiorentini verso qualsiasi realizzazione nuova che sorge in città è nota (e in qualche caso talvolta giustificata), ma volendo impiegare energie in questi giorni di calura estiva è bene porre l'attenzione a progetti di maggior rilievo che sarebbero anch'essi molti utili alla città e che magari non vengono realizzati o sono in forte ritardo. Gli argomenti non mancano rimanendo solo nel settore ambientale che ha influenza sulla qualità della vita in città. Senza entrare nel merito, ci sono i ritardi per l'avvio dei lavori delle linee 2 e 3 della tramvia, il parco delle Cascine che nemmeno lontanamente assomiglia ad un grande parco europeo, le zone di degrado sulle rive dell'Arno in cui tra l'altro parte dei i fiorentini ancora oggi riversano i loro reflui. Questi solo alcuni dei temi in cui sarebbe auspicabile che i fiorentini facessero sentire la loro voce in termini propositivi. Tornando al cordolo le associazioni Fiab Firenzeinbici e Città ciclabile invitano gli amministratori a non cedere a pressioni proseguendo nello sviluppo della rete ciclabile cittadina.