[07/08/2012] News toscana

Industria & ricerca, 51 milioni da sfruttare al meglio

Protocollo d'intesa tra Regione Toscana e ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che mette a disposizione 51,4 milioni per avvicinare il sistema della ricerca e dell'alta formazione, al sistema delle imprese "invitate" ad innovare.  «Il sostegno alla ricerca capace di tradursi in innovazione, attività produttiva e nuove opportunità occupazionali rappresenta una priorità per il futuro della Toscana, a maggior ragione in un periodo di crisi economica in cui la tentazione di rinviare gli investimenti a tempi migliori rischia di compromettere la competitività dell'intero sistema territoriale, tanto nel privato quanto nel pubblico» ha dichiarato il presidente Enrico Rossi.

Che il mondo della ricerca, in particolare quella applicata, debba essere sempre più vicino al mondo dell'impresa è più che condivisibile e anzi auspicabile. Però bisogna stabilire per fare cosa. La competitività dell'impresa toscana (in sostanza quella manifatturiera), si misura sulla capacità di innovazione di processo e di prodotto volta al miglioramento qualitativo, che in termini di sostenibilità significa ridurre consumo di materia, energia, inquinando meno, con indubbi vantaggi economici.

Le risorse recuperate possono poi essere impiegate in nuova occupazione di qualità in cui l'alta formazione torna nuovamente protagonista a chiudere così un ciclo virtuoso. Ciò è possibile con un nuovo modello di politica industriale.  

Almeno uno dei settori in cui verranno impiegate le risorse messe a disposizione attraverso la firma del protocollo, quello delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico (compresa la geotermia), pare in linea con quanto detto. 

Parte delle risorse saranno assegnate ai sistemi geotermici integrati a medie ed alta temperatura, alle reti energetiche intelligenti, ai sistemi di accumulo e conversione energetica e agli impianti su piccola scala. In Toscana sul fronte delle energie rinnovabili operano trecento imprese, da piccole e medie a multinazionali: 10 mila gli addetti e 5 miliardi il giro di affari annuo. Gli altri settori di ricerca a cui verranno inviate risorse economiche sono quelli dell'optoelettronica, fotonica, industria spaziale e telecomunicazioni. Nello specifico i 30 milioni messi a disposizione dal ministero saranno per lo più utilizzati per la ricerca industriale, mentre i 21,4 milioni di fondi Fas stanziati dalla Regione si rivolgeranno prevalentemente ad organismi di ricerca pubblici. I bandi usciranno tra le fine del 2012 e l'inizio del 2013 e gli uffici stimano che i 51,4 milioni a disposizione possano generare, a caduta, altri 30 milioni di investimenti privati.

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