
[09/08/2012] News
Legambiente Lombardia torna sulla questione aeroporto di Malpensa ribadendo come la creazione di una terza corsia sarebbe solo dannosa per passeggeri e compagnie aeree.
«Malpensa chiude a giugno con un -4,6% dei voli e un -3% dei passeggeri in linea non solo con la crisi economica attuale ma anche e soprattutto con la crisi di ruolo e di strategia che oramai da anni investe lo scalo di Malpensa» ha dichiarato Dario Balotta, responsabile dei trasporti di Legambiente Lombardia. Negli aeroporti nazionali la flessione è minore inferiore (-1,2% i voli e -0,7% i passeggeri) e in circa dieci anni Malpensa ha perso quasi un milione e mezzo di passeggeri (nel 2011 il volume di traffico è stato di 19,3 milioni).
«Malpensa è l'unico aeroporto europeo ad essere sostenuto da quasi 5 anni con la cassa integrazione- ha aggiunto Ballotta-, il più grande investimento italiano della fine dello scorso secolo, continua con una sbagliata politica di investimenti. In questo contesto aver voluto la terza pista (costo 300 milioni) nel contratto di programma vuol dire scaricare i costi degli investimenti su passeggeri e compagnie aeree con gravi conseguenze ambientali sulle popolazioni del parco del Ticino. Incisivi investimenti di mitigazione ambientale non sono invece previsti».
Eppure durante l'audizione in comune a Milano del marzo scorso la Sea aveva sostenuto, davanti al suo maggior azionista, che stralciava la terza pista e anche le compagnie aeree si erano dette contro la terza pista, ritenuta inutile ed avevano proposto di inserire nel piano degli investimenti il rifacimento dello smistamento bagagli di Linate. «Insomma ciò che serve non si fa e ciò che non serve si fa - ha aggiunto Balotta- Gli aumenti delle tariffe aeroportuali graveranno al 70% sulle compagnie e al 30% sui passeggeri e porteranno Malpensa ad avere le tariffe allineate con gli altri maggiori aeroporti europei, peccato che l'aeroporto della Brughiera non abbia il traffico, la qualità dei servizi ed il posizionamento strategico degli Hub europei, primo fra tutti Fiumicino che con tariffe più basse richiamerà ancor più traffico di quello attuale oramai doppio di quello della Malpensa» ha concluso il responsabile dei trasporti di Legambiente Lombardia.