[14/08/2012] News
La mattanza dei rettili marini a scopo alimentare
In Italia la cattura ed il consumo di tartarughe comuni (caretta caretta), salvo rare ed isolate eccezioni, sono rapidamente finite tra gli anni ‘60 e '70: dopo, e progressivamente, è diventato un specie di tabù uccidere questi antichissimi rettili marini. Le catture accidentali continuano, ma i pescatori italiani sono spesso diventati i più grandi alleati delle diverse iniziative di conservazione delle tartarughe marine lungo le coste italiane, come Tartanet, il grande network realizzato da associazioni ambientaliste, Parchi nazionali e regionali, università ed altre istituzioni italiane per salvaguardare gli ultimi siti di nidificazione e per impedire l'estinzione dei rettili marini dal mediterraneo.
La macellazione delle tartarughe marine rivive invece nelle cruente immagini (ne pubblichiamo una) che ci vengono dalla Tunisia e fatte circolare anche dal fotografo naturalista Egidio Trainito, indignato dalla mattanza che avviene ancora sull'altra sponda del Mediterraneo. Ecco la sua segnalazione: «Egregi Signori, un mio amico, un biologo che conduce un allevamento ittico in Tunisia, mi ha inviato l'immagine che allego,dal mercato del pesce di Moknine, Tunisia. Non ci sono parole da aggiungere. Spero che queste pratiche possano essere arrestate in quanto non solo sono illegali, ma inaccettabili e contrarie a tutti gli sforzi che tutte le persone coinvolte nella conservazione delle tartarughe del Mediterraneo stanno portando avanti giorno per giorno».