[20/08/2012] News toscana

La Toscana contro l’erosione costiera, Pisa parte a settembre: dalla Provincia 9 milioni di euro

L'arretramento della linea di riva «è una tendenza endemica per la nostra costa». A muovere la Provincia di Pisa è la consapevolezza di uno stato delle cose che implica una gestione attenta e costante nel tempo: per non vivere in uno stato d'emergenza permanente occorre impegno e programmazione. La giunta pisana, portavoce l'assessore all'Ambiente Valter Picchi (nella foto), ci prova e prende le mosse da qui per tracciare lo scenario delle attività di tutela in una prospettiva più ampia, almeno al 2016.

«Abbiamo quindi pianificato una serie di azioni, nei prossimi anni, dislocando i finanziamenti già assegnati, che - spiega Picchi - ammontano a 9 milioni di euro. Ma in previsione di una lotta contro le dinamiche in atto nel clima, che si annuncia dura, abbiamo fatto richiesta alla Regione di un supplemento di almeno alcuni milioni di euro».

Avrà inizio non appena definitivamente conclusa l'attuale stagione balneare (proprio per non interferire con le connesse attività economiche) la nuova fase di interventi per la protezione del litorale pisano dai fenomeni d'erosione in atto ormai in via permanente. Per l'esattezza si partirà dalla fine di settembre, con i lavori urgenti per il ripristino delle scogliere difensive antistanti l'abitato di Marina immediatamente a sud della foce (fino a piazza Viviani), fortemente compromesse dalle mareggiate dell'inverno scorso: «La Provincia - continua Picchi - ha disposto un intervento urgente da 750mila euro: avviato a fine settembre, durerà circa 4 mesi».

In un orizzonte più diluito nel tempo, le altre opere strategiche già stabilite. Marina, tra piazza Baleari e piazza Gorgona. Realizzazione di scogliere soffolte (sommerse) a salvaguardia dell'abitato; importo previsto 6 milioni di euro; calendarizzazione settembre 2014-maggio 2016. Tra Marina e Tirrenia. Sostituzione, tra i bagni "Foresta" e "Lido", delle attuali "micro-barriere" con due celle di difesa soffolta, per complessivi 250 metri; importo 1.2 milioni; attuazione aprile 2014-novembre 2015. San Rossore, a nord del Fiume Morto. Realizzazione di segmenti di scogliera sommersa atti a creare un sistema di corti "pennelli" sottocosta funzionali alla stabilizzazione della linea di riva, a protezione anche del tratto (più a sud) che guarda la villa del Gombo; attuazione aprile-novembre 2014.

Per quanto riguarda la foce d'Arno «il nodo, in questo caso - osserva Picchi - lo si sa. È la presenza di una "barra di foce" (formatasi essa stessa a causa delle mareggiate dell'ultimo inverno e del ridotto apporto di sedimenti fluviali) che ha ridotto la profondità del fondale a 2-2,50 metri, rendendolo innavigabile". Gli interventi, anche questo è noto, tutti da definire: «Quali che saranno, un'opportunità che comunque si pone - conclude Picchi - è di utilizzare questo ‘terrapieno'  come ‘cava sottomarina' per il prelievo di materiale da ripascimento».

 

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