[28/08/2012] News
Numerosi avvistamenti estivi di balene nel mare della Sardegna settentrionale
Sono stati realizzati dall'Accademia del Leviatano che fa parte di un network di ricerca internazionale che utilizza traghetti di linea per i monitoraggi
L'Accademia del Leviatano fa parte di un network di ricerca internazionale che utilizza traghetti di linea per monitorare balene e delfini e spiega che «l'uso del traghetto come piattaforma di osservazione, infatti, permette di effettuare monitoraggi periodici di cetacei, e di verificare l'impatto del traffico marittimo, anche in aree di alto mare solitamente difficili da raggiungere con i normali natanti da ricerca».
Oggi l'associazione ha presentato alla stampa i risultati della campagna estiva di monitoraggio e sono emerse importanti novità sulla distribuzione dei cetacei nelle acque del Tirreno centrale, delle Bocche di Bonifacio e, per la prima volta quest'anno, anche nel Mediterraneo occidentale, tra la Sardegna , le Baleari e le coste spagnole .
La ricercatrice Stefania Carcassi ha detto che «quest'anno abbiamo iniziato a monitorare anche il tratto di mare lungo un transetto che dal nord della Sardegna arriva fino in Spagna. Ciò ci ha permesso di verificare l'esistenza di un'area, ad ovest dell'isola, dove la frequenza di avvistamento di cetacei, in particolare balenottere, è elevatissima».
Il responsabile scientifico dell'associazione, Luca Marini, sottolinea che «anche nella costa nord est, però, sono numerosissimi gli avvistamenti di balenottere. Negli ultimi anni la presenza di balenottere nel Tirreno centrale è triplicata rispetto agli anni 90, non abbiamo però elementi per dire se si tratta di uno spostamento da altre aree, cosa più probabile, o di un aumento generale della popolazione di balene».
La ricercatrice sarda Francesca Fabiano è invece responsabile della campagna di monitoraggio nelle Bocche di Bonifacio ed ha evidenziato che «già dall'anno scorso abbiamo cominciato a monitorare sistematicamente in estate l'area dello stretto, questo per verificare se esiste migrazione di balenottere tra le due aree hot spot di cetacei che sono state individuate; sia pescatori sia comandanti di nave ci hanno portato a conoscenza di avvistamenti di balenottere nel tratto delle Bocche di Bonifacio; senza però un monitorag
Vista l'importanza e la sensibilità ecologica delle Bocche di Bonifacio, riconosciuto come "Area Marina Particolarmente Sensibile", Marini si che Presto la Regione Sardegna possa collaborare al progetto contribuendo così a potenziare il monitoraggio» e ricorda che «Il monitoraggio avviene grazie alla collaborazione di compagnie come la Corsica-Sardinia Ferries e la Grimaldi lines, che ospitano i ricercatori a bordo dei traghetti, coinvolgendo anche i passeggeri: infatti, con un po' di pratica si può fare anche whale watching anche da traghetto». La Campagna, che dai traghetti studia la distribuzione degli zifi nel Tirreno centrale tra il porto di Civitavecchia e la Sardegna, conferma che «Basta pazienza ed occhio allenato».
Il monitoraggio cetacei della Sardegna settentrionale fa parte di una rete internazionale che in Spagna, Francia ed Italia monitora i cetacei dal bordo dei traghetti. Ilnetwork di associazioni comprende anche i Pelagos France, Ispra, Fondazione Cima, EcoOcean, Associazione Ketos e Fondazione Cariciv.
L'Accademia del Leviatano spiega che «I dati raccolti da questo network di ricerca per i mari di Spagna, Francia ed Italia serviranno anche ad apportare conoscenze finalizzate ad adottare misure di conservazione e di protezione delle popolazioni di cetacei nel Tirreno e nel mar Ligure. Dal primo gennaio di quest'anno, infatti, grazie al Decreto del Presidente della Repubblica che ha istituito una Zona di Protezione Ecologica, in questa regione di mare le leggi italiane dovranno essere rispettate anche al di fuori del limite territoriale».