
[31/08/2012] News
Obama avverte l'Iran: «Tutte le opzioni sono sul tavolo»
Che qualcosa fosse andato storto lo si era capito il 24 agosto, quando Herman Nackaerts, vice-direttore per le salvaguardie dell' International atomic energy agency (Iaea) dopo defatiganti colloqui con funzionari iraniani sull'aspetto militare del loro programma nucleare, disse che «Le discussioni di oggi sono state intense, ma notevoli differenze tra l'Iran e l'Agenzia hanno impedito un accordo su un documento di approccio strutturato. Il team ora informerà il direttore generale e, in pochi giorni presenterà la sua relazione al Board of Governors». Quel rapporto è stato presentato dall'Iaea ed esprime nuove preoccupazioni dell'agenzia nucleare dell'Onu, sottolineando che l'Iran «Sta accelerando il ritmo di arricchimento dell'uranio in un nuovo impianto». Il sito di Fordo, nell'Iran centrale, avrebbe prodotto 65,3 kg di uranio arricchito al 20%, quasi il doppio dei 35,5 Kg confermati dall'Iaea a maggio. L'impianto nucleare che sorge vicino alla città santa di Qom ha avviato la sua attività all'inizio di quest'anno ed è uno dei principali obiettivi di un sempre più probabile attacco aereo israeliano. Secondo il rapporto Iaea, il numero delle centrifughe a Fordo è raddoppiato rispetto a maggio, arrivando a circa 1.000. Il dato include anche centrifughe non in funzione.
L'Ieae ribadisce che in questa situazione non è in grado di «Risolvere i problemi in merito ad un sospetto ruolo militare nel nucleare dell'Iran». L'Iran ha anche respinto le richieste dell'Iaea di ispezionare una struttura militare nei dintorni della captale Teheran che sarebbe coinvolta nell'arricchimento dell'uranio Probabilmente il dossier nucleare iraniano sarà nuovamente sul tavolo del regular board meeting dell'Iaea che comincerà il 10 settembre e dove Usa, Israele ed Unione europea non mancheranno di attaccare nuovamente il programma nucleare della Repubblica Islamica.
L'Iran ha approfittato dell'apertura del vertice dei Paesi non allineati, al via ieri proprio a Teheran, per ribadire la legittimità del suo programma nucleare . Al vertice davanti ai capi di Stato e di governo di più di 100 Paesi, il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei ha detto che il suo Paese «Non rinuncerà al suo diritto di sviluppare l'energia nucleare per scopi pacifici» e ha aggiunto che «Le armi nucleari degli Stati Uniti e Israele sono una minaccia per la pace nel mondo». Ai partecipanti al summit sono stati distribuiti opuscoli che illustrano e giustificano il programma nucleare iraniano e molti dei partecipanti hanno espresso il loro sostegno all'Iran dicendo che l'uso pacifico dell'energia nucleare è un diritto di ogni nazione, mentre le sanzioni imposte dagli Usa e dall'Ue non risolverebbero nulla.
Il vertice dei non allineai a Teheran ha mandato su tutte le furie il premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha detto: «Molti dei Paesi della comunità internazionale dimostrano di non aver imparato nulla. Io penso che questo sia una disgrazia ed un pagina nera della storia umana». La radio ufficiale internazionale iraniana Irib ricorda quanto scritto dl New York Times sulla partecipazione del segretario generale dell'Onu al vertice dei Paesi non allineati: «La presenza di Ban Ki Moon al summit di Teheran va letta come la sconfitta dei tentativi di Usa e Israele per isolare l'Iran a livello globale».
Ma i tentativi, soprattutto dopo l'ultimo allarme dell'Iaea, non cessano: il governo Usa ha nuovamente avvisato l'Iran. Dopo le nuove rivelazioni sull'accelerazione dell'arricchimento dell'uranio, l'addetto stampa della Casa Bianca, Jay Carney, ha detto che «La finestra di opportunità per risolvere diplomaticamente la questione dell'arricchimento dell'uranio iraniano resta aperta, ma non rimarrà aperta a tempo indeterminato». Israele ha minacciato un attacco militare contro l'Iran per fermare il presunto sviluppo di armi nucleari (che Israele ha in abbondanza) e Carney ha detto che «Gli Stati Uniti sono in grado di osservare da vicino il programma nucleare iraniano e di rilevare qualsiasi tentativo da parte dell'Iran di iniziare la produzione di weapons-grade uranium». Poi ha aggiunto che «Il presidente Obama è determinato ad impedire all'Iran di dotarsi di un'arma nucleare. Tutte le opzioni sono sul tavolo».