
[05/09/2012] News
Anche l'Umbria come la Toscana, due regioni che hanno molti aspetti in comune e che sul fronte della risorsa idrica, attingono entrambe per servire parte del loro territorio dalle riserve dell'invaso di Montedoglio, è stata duramente colpita dalla siccità.
Vista l'aggravarsi dello stato di crisi idrica la Giunta regionale dell'Umbria ha ritenuto opportuno integrare il Piano degli interventi approvando l'elenco delle opere da ritenersi prioritarie. Il finanziamento ammonta ad oltre 2 milioni e 700mila euro, e in più sono previsti ulteriori interventi per il miglioramento ambientale e conservativo del lago Trasimeno, per un totale di oltre 1 milione e 100mila euro.
«Dopo l'approvazione del Piano 2012, nel giugno scorso - ha sottolineato l'assessore all'ambiente Silvano Rometti - in cui sono state definite le azioni concordate con gli Ati (Ambiti territoriali integrati) per consentire in breve tempo di avere una maggiore disponibilità di acqua, e dopo aver ottenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il riconoscimento dello stato di emergenza idrica che ci consente l'adozione di procedure più snelle e veloci per intervenire, abbiamo continuato un'attenta e costante vigilanza sulla situazione della crisi idrica e sulla sua gestione. Nei giorni scorsi, con i presidenti degli Ati e i rappresentanti dei gestori del Servizio idrico regionale abbiamo compiuto una prima verifica, dalla quale è emerso che i problemi di approvvigionamento sono notevolmente peggiorati e che, pertanto, erano necessarie integrazioni del Piano dovute a situazioni locali che si sono acuite».
Le risorse per gli interventi ammessi a finanziamento per mitigare le criticità per l'approvvigionamento idropotabile e per l'ambiente sono immediatamente disponibili come quelle per continuare negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree spondali, del reticolo idrografico e per garantire gli afflussi al lago Trasimeno.
«Si tratta di opere determinanti per la tutela e la valorizzazione del bacino imbrifero e del suo comprensorio - ha aggiunto Rometti - da cui trae beneficio l'ecosistema lacustre e spondale, ma anche la comunità locale e l'intero sistema economico. Oltre alle ingenti risorse spese negli anni scorsi a partire dal 2003 ammontanti a 149 milioni di euro, che hanno permesso di eliminare tutti i prelievi idropotabili ed irrigui dal Lago con la realizzazione dell'acquedotto del Trasimeno e del collegamento irriguo Trasimeno-Montedoglio, la Regione, pur nelle difficoltà del momento, ha potuto finora garantire gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, fondamentali per il funzionamento del reticolo di alimentazione del lago e la conservazione e il risanamento ambientale», ha concluso l'assessore.