[06/09/2012] News

Sostenibilità e protezionismo: il casus belli dei pannelli fotovoltaici cinesi e il non casus del riciclo

Una filiera europea dei pannelli fotovoltaici, per non dire una italiana, sembrerebbe un'idea assolutamente sostenibile ed auspicabile. Aiuti nazionali o dell'Ue stessa affinché si possa dare vita a questa industria sono già allo studio e già qualcosa è persino in atto. Quindi la notizia che, come riportiamo in un altro articolo di oggi, la Commissione Europea ha avviato un procedimento anti-dumping sui pannelli fotovoltaici cinesi dovrebbe essere accolta dai più come una buona notizia. I pannelli fotovoltaici sottocosto del "Celeste impero" hanno di fatto alluvionato il mercato, per non parlare del settore eolico. Ma non è così semplice, e come abbiamo detto tante volte il rapporto sostenibilità intesa come filiera corta e made in italy ha molto, forse troppo, a che vedere con il protezionismo. Tant'è che alla notizia dell'apertura del provvedimento, da parte dell'industria solare europea è stata una sorta di apriti cielo.

«Il libero scambio - afferma in una nota Thorsten Preugschas, Ceo dell'azienda tedesca Soventix ed affiliato ad Afase (l'Alleanza per un'Energia Solare Accessibile) -  è stato uno dei fattori che ha consentito all'industria fotovoltaica europea di svilupparsi rapidamente. In un momento in cui i governi europei stanno riducendo gli incentivi per l'energia solare, eventuali barriere commerciali potrebbero far aumentare i costi e danneggiare irrimediabilmente la competitività di questa fonte di energia. Di conseguenza, chiediamo alla Commissione Europea di considerare i gravi danni che eventuali dazi causerebbero all'intera industria europea del solare».

A rafforzare la tesi, Giulio Arletti, Ceo di Coenergia, azienda italiana distributrice di moduli fotovoltaici, anch'essa affiliata ad Afase, aggiunge: «Il nostro settore dà lavoro a circa 300.000 persone in Europa. Fornitori di materie prime, produttori di attrezzature, sviluppatori di progetto, fornitori, costruttori, installatori e manutentori sarebbero colpiti da un ingiusto tentativo di proteggere pochi produttori che rappresentano soltanto una piccola parte dell'intera catena del valore».

«Non esportiamo sottocosto - dichiara poi Gregory E. Spanoudakis, presidente delle operazioni europee di Canadian Solar - Quale società con una presenza globale, continueremo a dimostrare la nostra aderenza alle pratiche commerciali internazionali. Inoltre, in quanto azienda quotata sul listino Nasdaq, siamo totalmente trasparenti nei confronti dei costi di produzione e del costo di capitale. Ci auguriamo - aggiunge - che la Commissione Europea riconosca che le misure protezionistiche non rappresentano né l'interesse dell'industria solare europea, né quello dell'Unione Europea stessa. La maggior parte delle aziende che opera in questo mercato ne uscirebbe sconfitta a causa di un'iniziativa guidata solo da pochi operatori, che perseguono interessi individuali».

Questione, ribadiamo, complicata perché alla luce di questa presa di posizione appare evidente che il rischio oggettivo dell'iniziativa della Commissione Ue (peraltro una sorta di atto dovuto rispetto a una denuncia fatta) è che si tenti di chiudere il recinto quando i buoi sono belli e che scappati. L'industria fotovoltaica europea dal lato della produzione di pannelli fotovoltaici ha probabilmente già perso il treno sul quale invece i cinesi sono montati per primi. E tornare indietro a colpi di eventuali dazi doganali potrebbe essere effettivamente non solo protezionistico, ma anche antieconomico. Forse incentivi per la costruzione di una filiera del fotovoltaico europea sarebbero più indicati rispetto a dazi sui prodotti cinesi, ma non ne siamo convinti fino in fondo. Il fallimento della statunitense Solyndra, nonostante l'appoggio dell'intero governo Obama, è un monito per tutti. Piuttosto viene da fare un'altra riflessione. Perché prima di fare la stessa fine con il settore del riciclo non si sale noi europei sul treno, e al volo, prima che anche questo non arrivi a Pechino?

 

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