[07/09/2012] News toscana

Sentenza europea pro Ogm: la Toscana ribadisce la sua posizione e suggerisce come contrastare la coltura di sementi Ogm

«La sentenza non cambia la nostra posizione anche se adesso occorre ricercare nuovi strumenti giuridici»

La Regione Toscana per voce dell'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori, ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla vertenza fra ministero dell'Agricoltura italiano e la Pioneer, azienda leader mondiale nella produzione di sementi anche Ogm, ribadendo la sua posizione: «dare il via anche ad un solo chicco di mais geneticamente modificato significherebbe distruggere l'impegno delle imprese agricole toscane che basano il loro sviluppo sulla qualità, tipicità, legame con il territorio, differenziazione rispetto ai tanti prodotti omologati già presenti sul mercato». Viene quindi confermata da Salvadori la posizione della Regione Toscana contraria agli Ogm, confortata dalla contrarietà della maggioranza dei cittadini e degli agricoltori a questa tipologia di coltivazioni, dal parere espresso all'unanimità dal Consiglio regionale della Toscana e ribadita la insostenibilità economica della coesistenza tra coltivazioni Gm e non Gm. 

«La sentenza non cambia la nostra posizione- ha continuato Salvadori- anche se adesso occorre ricercare nuovi strumenti giuridici per permetterci di perseguire la nostra strategia politica». Intanto dall'assessorato regionale all'agricoltura arrivano alcuni suggerimenti tecnici per confermare, dopo la sentenza europea, il contrasto alla coltura di sementi Ogm: invocazione della clausola di salvaguardia come richiesto all'unanimità dalle Regioni italiane al Governo per mantenere il territorio italiano libero da coltivazioni transgeniche; sostegno a una proposta della Commissione UE che modifica una precedente Direttiva prevedendo la possibilità, per gli Stati membri, di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sulla base di motivazioni socio-economiche.

A tale proposito l'assessore si è rivolto a tutte le regioni italiane per «concordare le modalità con le quali far sentire la nostra voce e potersi così presentare in modo compatto di fronte alla Commissione Europea. Sarebbe anche necessario un pronunciamento del Parlamento italiano contro gli Ogm che impegni il governo ad agire sulle istituzioni europee al fine di ottenere una rapida approvazione della modifica della normativa comunitaria» ha concluso Salvadori.

 

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