
[10/09/2012] News
Al World conservation congress in corso a Jeju, in Cora del sud, è stato annunciato che, grazie al proseguimento di diversi progetti pilota, i preparativi della Lista Verde Iucn delle aree protette stanno procedendo bene e che la Green List sarà presentata all'Iucn World parks congress che si terrà in Australia nel 2014.
La Lista verde sottolineerà i successi delle aree protette e servirà come riferimento per le iniziative utili per una gestione efficiente ed equa ed i metodi per «Ricompensare l'innovazione, l'eccellenza e lo spirito di iniziativa. Per essere iscritta alla Lista Verde Iucn, un'area protetta dovrà raggiungere un livello convenuto in materia di applicazione dei criteri e in particolare rispettare i suoi obiettivi di conservazione, beneficiare di una gestione efficace e favorire una governance equa».
Il controllo della nuova lista verrà assicurato dall'Iucn e dalla World commission on protected areas e Trevor Sandwith, direttore del Global protected areas programme Iucn, ha spiegato che «La Lista Verde dell'Iucn apporterà un contributo prezioso al miglioramento della conservazione delle aree protette. \+La Lista verde avrà un potente effetto di motivazioni, ispirando i responsabili delle aree protette a rispettare le norme e ad offrire dei luminosi esempi di buone pratiche».
La Green List Iucn aiuterà anche i governi nazionali ed i loro partner impegnati nella salvaguardia a raggiungere gli obiettivi previsti dalla Convenzione di Aichi sulla diversità biologica e, in particolare, l'obiettivo 11 che significa che, entro il 2020, almeno il 17% delle terre emerse del Pianeta e il 10% delle zone marine dovranno essere oggetto di una gestione effettiva ed efficace come aree protette.
L'inscrizione di un'area protetta nella Green List comporterà un riconoscimento internazionale, sostegni politici e turismo di qualità ed avrà anche l'effetto di motivare i responsabili e lo staff di parchi e riserve. Attualmente l'iniziativa viene testata in progetti intrapresi dai Parques Nacionales Naturales de Colombie, dal Korean National Parks Service e da (Conservation Assured/Tiger Standards Ca/Ts), il programma di salvaguardia delle tigri gestito dal Wwf negli Stati asiatici areale della tigre.
Julia Miranda Londoño, direttrice dei Parques Nacionales Naturales de Colombia, sottolinea: «Ho deciso di accettare l'invito generoso affinché la Colombia sia uno dei Paesi ad accogliere questa iniziativa innovatrice perché giudico molto utile per il nostro Paese poter determinare quale dei suoi parchi nazionali rispetta tutti i compiti che sono legati all'efficacia della gestione delle aree protette. La condivisione delle buone pratiche ed un mezzo molto buono per assumere le norme di gestione delle aree protette, il che non potrà che migliorare la conservazione della natura in Colombia».
Intanto proseguono i lavori (avviati nel World conservation congress 2008 di Barcellona) per la Lista Rossa Iucn degli ecosistemi che, dall'Australia alla Patagonia, dalle barriere coralline alle foreste tropicali ed ai deserti, «Stabilirà la situazione di tutti gli ecosistemi, al fine di precisare i rischi ai quali sono esposti e gli impatti che ne deriveranno per gli ecosistemi ed il benessere umani».
La Red List of Ecosystems ricalca la Lista Rossa Iucn delle specie a rischio di estinzione e «Stabilirà, sulla base di un insieme di criteri di valutazione dei rischi concordati a livello internazionale, se un ecosistema è vulnerabile, minacciato o in pericolo critico. Oltre a questo, fornirà una norma mondiale per la valutazione dello stato degli ecosistemi. La Lista Rossa degli ecosistemi fornirà anche dei dati che permettano di conoscere meglio le minacce presenti e future ai servizi che assicurano questi ecosistemi, quali l'approvvigionamento d'acqua salubre, la regolazione del clima e la generazione di prodotti naturali».
Presentando la nuova Red List a Jeju, Paul Rodriguez, leader del'Iucn Commission on ecosystem management's ecosystems Red List thematic group, ha sottolineato che «Gli ambienti naturali sono sottoposti a pressioni crescenti a causa degli utilizzi non sostenibili dei quali sono oggetto e di alter minacce. La presenza di ecosistemi funzionanti è indispensabile per i nostri mezzi di sussistenza ed il nostro benessere. Valuteremo la situazione degli ecosistemi marini, terrestri, d'acqua dolce e sotterranei a livello locale, regionale e mondiale. Questo ci fornirà degli insegnamenti sui legami tra questi differenti ecosistemi ed i mezzi di sussistenza delle popolazioni che dipendono da loro. La valutazione potrà quindi servire da base per un'azione concertata perché noi possiamo gestire gli ecosistemi in maniera sostenibile se il rischio di un loro collasso basso, o restaurarli se sono minacciati dopo vigilare sul loro recupero».
La Lista rossa degli ecosistemi aiuterà ad orientare le azioni di salvaguardia sul territorio, comprese le priorità di pianificazione ed investimenti riguardanti l'uso dei suoli, valutando I rischi di collasso degli ecosistemi e della conseguente perdita di servizi ecosistemici. Ma Edmund Barrow, a capo dell'Ecosystem management programme Iucn sottolinea un altro obiettivo della nuova Lista Rossa: «Questo lavoro potrà servire da base ad un'analisi dei territori e dei contesti economici nei quali potranno essere intraprese azioni riguardanti, per esempio, il ripristino o una migliore gestione degli ecosistemi. Vogliamo che la Lista Rossa degli ecosistemi serva da "one-stop shop" per gli economisti, le comunità rurali e le autorità locali e nazionali che potranno servirsene per gestire meglio le risorse finite del nostro pianeta».