[11/09/2012] News toscana

Argentario: la Provincia preoccupata per il possibile “assalto al territorio”

«Il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, ha evidentemente deciso di aprire una stagione di polemiche con la provincia di Grosseto rispetto ai contenuti del nuovo Regolamento urbanistico del suo comune. Che, per inciso, dopo svariati anni (e non certo per colpa della provincia), è stato approvato a marzo ma è stato stranamente pubblicato alcuni mesi più tardi». Con queste parole Marco Sabatini vicepresidente della provincia di Grosseto nonché assessore al territorio, ha risposto all'amministrazione di Monte Argentario che, in sintesi, ha criticato l'attivazione della Conferenza paritetica e ha sostenuto che le regole ritardano tempi e impediscono lo sviluppo. Le polemiche tra amministratori lasciano il tempo che trovano, quello che preoccupa invece sono i contenuti considerato che quello di Monte Argentario è un territorio fragile già abbastanza sfruttato.

«La richiesta della provincia di Grosseto di attivare la Conferenza paritetica prevista dalla legge è motivata da omissioni del comune di Monte Argentario, che non ha recepito nostre osservazioni che evidenziavano l'incompatibilità di alcune previsioni del Regolamento urbanistico con il Piano territoriale di coordinamento- ha precisato Sabatini- Fra l'altro, il comune di Monte Argentario ha approvato un Ruc diverso da quello precedentemente adottato, sulla base del quale erano state fatte le osservazioni». L'assessore chiarisce poi apertamente quali sono i timori dell'amministrazione provinciale, al di la del rispetto degli adempimenti di legge. «Il nostro timore è che si legittimi l'assalto al territorio aperto, la campagna. Mi auguro che tutto ciò sia il frutto di errori e dimenticanze ma così facendo l'Amministrazione di Monte Argentario rischia di dare il là alla colonizzazione del proprio territorio con una "favelas" diffusa non certo legata alla funzione produttiva agricola, compromettendo un paesaggio che per la sua bellezza rappresenta un patrimonio unico».


Sabatini con tono più disteso ha ribadito che la provincia vigilerà sulla difesa del territorio, cercando però di collaborare in via preventiva con il comune, in un approccio costruttivo. «Tra l'altro il fatto di dover tornare a rivedere il Ruc sui punti sollevati potrebbe essere l'occasione per offrire nuove opportunità in altri ambiti come quello della nautica, prevedendo ad esempio nello strumento urbanistico la messa in sicurezza del bacino di Porto Ercole e nuovi punti di ormeggio a Porto Santo Stefano. Argomenti già affrontati nel corso degli incontri sulla portualità svolti negli ultimi mesi tra provincia e comune» ha concluso il vicepresidente della provincia.

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