
[13/09/2012] News
Il cercopiteco lesula vive nel cuore della Repubblica democratica del Congo. Unica minaccia la caccia
Nel cuore della Repubblica democratica del Congo (Rdc), nelle foreste del bacino di Lonami, è stata "scoperta" una nuova specie di scimmia, precedentemente non descritta dalla scienza. I primi individui sono stati identificati nel 2007 da un team di ricercatori congolesi e statunitensi ed orsa, dopo le analisi morfologiche e genetiche la presenza di una nuova specie di cercopiteco (la prima "scoperta" da 28 anni a questa parte di una scimmia in Africa) viene confermata dallo studio "Lesula: A New Species of Cercopithecus Monkey Endemic to the Democratic Republic of Congo and Implications for Conservation of Congo's Central Basin" Pubblicata su PlosOne. Il nome scientifico che è stato assegnato all'animale è Cercopithecus lomamiensis mentre è rimasto il nome comune di lesula con il quale la scimmia è conosciuta tra le popolazioni locali. Questo nuovo cercopiteco vive solo nelle foreste di pianura della Rdc centrale, tra il medio corso del fiume Lonami e quello superiore del Tshuapa e le indagini molecolari confermano che si tratta di una specie distinta da suo congenere più vicino, il Cercopithecus hamlyni, dal cui areale è separato geograficamente sia dal fiume Congo (Lualaba) che dal Lomami, ma con il quale condivide le abitudini semi-terricole e la dieta contenente vegetazione erbacea terrestre.
I maschi adulti esaminati hanno una lunghezza del corpo di 47 - 65 cm e pesano 4,0 - 7,1 kg. Le femmine subadulte sono lunghe 40 - 42 cm e esano 3,5 - 4,0 kg. Il nome scientifico dato alla specie fa riferimento al fiume Lomami che segna il confine orientale del suo areale. A quanto pare la distribuzione del C. Lomamiensis è limitata a circa 17 mila km2 di foreste del bacino centro-orientale della Rdc, nelle province di Maniema e Orientale e ad ovest del corso superiore del fiume Tshuapa, e nel distretto di Sankuru, nel Kasai Orientale. L'areale a sud si ferma ai limiti della foresta, mentre a nord i suoi limiti settentrionali non sono ben stabiliti. La "nuova" scimmia vive tra i 400e i 715 m. di altitudine. Il team congolese-statunitense scrive inoltre che «Questa scoperta aggiunge una nuova specie al gruppo di specie hamlyni, in precedenza monotipico e poco conosciuto, ed espande la nostra comprensione di questo unico lignaggio semi-terrestre».
John Hart, della Lukuru wildlife research oundation, ha detto a Bbc Nature: «Quando abbiamo iniziato il nostro inventario nel territorio Tshuapa-Lomami-Lualaba sapevamo che era sostanzialmente inesplorato, ma non immaginavamo quanto sarebbero state importanti le nostre scoperte biologiche. Non ci aspettavamo di trovare una nuova specie, soprattutto di un gruppo ben noto come i cercopitechi africani»
Lo studio evidenzia che «Le scoperte di nuove specie di primati africani sono eventi rari ma significativi, che chiariscono la tassonomica e le relazioni evolutive ed evidenziano regioni importanti per la conservazione della biodiversità (...) La nuova specie è un membro della tribù dei Cercopitecini, comunemente indicati come cercopitechi, che rappresenta il clade con più specie esistenti di primati africani». I cercopitechi sono endemici dell'area sub-sahariana e occupano una varietà di habitat che vanno dalle savane boschive alle foreste più fitte, dove, nelle foreste pluviali dell'Africa centrale e occidentale si verifica la più alta diversità di cercopitechi che vivono su livelli forestali diversi, compreso il suolo, e mostrano una notevole flessibilità nella dieta, sfruttando una varietà di foglie, frutta e insetti.
La scoperta del Cercopithecus lomamiensis è avvenuta nel giugno del 2007, quando il team di ricerca sul campo ha trovato una giovane femmina di una specie sconosciuta tenuta in cattività dal direttore della scuola elementare della cittadina di Opala. L'uomo ha detto agli scienziati stupiti che la scimmia era ben consciuta dai cacciatri locali e che si trattava di una "lesula". Poi ha raccontato di aver acquistato il cucciolo di cercopiteco circa due mesi prima da un membro della sua famiglia che aveva ucciso la madre della scimmietta nella foresta vicino Yawende, a sud di Opala e ad ovest del fiume Lomami. I ricercatori raccontano: «Abbiamo scattato fotografie dell'animale e preso accordi per la sua cura. Abbiamo osservato e fotografato questo animale regolarmente nel corso dei successivi 18 mesi». Da allora sono partite le ricerche della nuova specie di primate, sia ad Opala che nella zona di Yawende e sono stati trovate altre due giovani lesule, una femmina e un maschio in cattività. Nel dicembre 2007 i Cercopithecus lomamiensis sono stati osservati per la prima volta dai ricercatori allo stato selvatico, nella zona Obenge, dove la specie è ben conosciuta dai cacciatori locali.
I ricercatori sottolineano che «La scoperta del C. lomamiensis mette in evidenza l'importanza biogeografica e per la conservazione della regione interfluviale TL2 del Congo centrale, definita dal corso fiume superiore del Tshuapa fino al bacino del Lomami del fiume Congo (Lualaba). E' stato scoperto che la regione TL2 ospita un'elevata diversità di primati antropoidi». Infatti, oltre al C. lomamiensis sono endemiche dell'area altre tre specie: il Colobo rosso del fiume Lomami (Procolobus badius parmentieri); la scimmia blu del fiume Lomami (Cercopithecus mitis heymansi), e la scimmia Kasuku del fiume Wolf (Cercopithecus elegans wolfi ).
Fortunatamente, a differenza di altri mammiferi scoperti recentemente in Africa, la lesula non sembra a rischio immediato di estinzione probabilmente è rimasta così a lungo sconosciuta alla scienza perché il suo areale non è stato ben esplorato biologicamente fino a poco tempo. Fa e attualmente l'ara TL2 rimane lontana dall'espansione umana e non c'è nessuna concessione forestale o mineraria. L'unico pericolo viene dalla caccia incontrollata che rappresenta una minaccia immediata per la fauna della TL2 e starebbe portando ad un declino delle popolazioni di C. lomamiensis per rifornire i mercati della carne di selvaggina delle città di Kindu e Kisangani. I ricercatori avvertono che «Per le specie con range ristretti e che si affidano alla foresta primaria, come C. lomamiensis , la caccia incontrollata può portare a un declino catastrofico nel corso di un breve periodo di tempo».
Secondo Hart, «Ora la sfida per la conservazione in Congo è di intervenire prima che le perdite diventino definitive. Le specie con areali di piccole dimensioni come la lesula possono passare da vulnerabile a serio rischio di estinzione nel corso di pochi anni». I biologi suggeriscono che la foresta precedentemente inesplorata potrebbe ospitare diverse altre specie non identificate. Uno dei partecipanti allo studio, l'antropologo Andrew Burrell, del Center for the study of human origins della New York University alla New York University, conclude: «Questa scoperta potrebbe essere solo la prima in questa foresta notevole ma poco conosciuta, che si trova nella Repubblica democratica del Congo centrale. Recenti studi hanno dimostrato che la foresta ospita anche okapi, bonobo ed elefanti, nonché 10 altre specie o sottospecie di primati. La regione è attualmente nella fase finale per essere dichiarata area protetta: il Parco Nazionale Lomami. La scoperta della lesula ha esteso la nostra conoscenza dell'evoluzione e dell'ecologia delle scimmie africane e, in particolare, ha confermato l'importanza di una regione, in precedenza poco nota, per la diversità dei primati»