[14/09/2012] News

Le lontre marine: guerriere del cambiamento climatico?

Il loro appetito permette alle foreste di kelp di prosperare, assorbire CO2 e combattere l’acidificazione degli oceani

Può una popolazione abbondante di lontre marine (Enhydra lutris) contribuire a mitigare una delle principali cause del global warming? Sì, secondo un nuovo studio, "Do trophic cascades affect the storage and flux of atmospheric carbon? An analysis of sea otters and kelp forests", pubblicato su Frontiers in Ecology and the Environment dell'Ecological society of America. I ricercatori delle università di California- Santacruz, San Diego, Washington e Alaska sono convinti che «una fiorente popolazione di lontre di mare che tiene ricci di mare sotto controllo, a sua volta permetterà alle foreste di kelp di prosperare. Il kelp, cioè le gigantesche alghe fuco, se non vengono distrutte dal pascolamento dei famelici ricci di mare, possono assorbire fino a 12 volte la quantità di CO2 dall'atmosfera. 

I ricercatori americani hanno messo insieme i dati raccolti negli ultimi 40 anni per stimare gli effetti indiretti delle lontre marine  sulla produzione e lo stoccaggio di carbonio nell'ecosistema nel loro areale nel Nord America da Vancouver Island al bordo occidentale delle Isole Aleutine in Alaska e hanno scoperto che «Le lontre marine (Enhydra lutris), sopprimendo le popolazioni di ricci di mare ( Strongylocentrotus spp) i, consentono agli ecosistemi del kelp (Order Laminariales) di sviluppare una produttività primaria netta (Npp) di 313-900 grammi C per metro quadrato per anno (g C m-2 yr-1 ) ed una densità di biomassa di 101-180 grammi di carbonio per metro quadrato (g C m-2 )». In assenza di lontre marine, queste zone avrebbero  una  Npp e una densità di biomassa nettamente minore. A prezzi di mercato del 2012, cioè 47 dolari per tonnellata di O2, il contributo delle lontre marine sarebbe valutabile all' European Carbon Exchange in 205 milioni e i 408 milioni di dollari.

Christopher Wilmers, dell'Environmental studies department dell'università di Santa Cruz, sottolinea che questo «è significativo perché dimostra che gli animali possono avere una grande influenza sul ciclo del carbonio. Quando lontre sono in giro, ricci di mare si nascondono nelle fessure e mangiano avanzi kelp. Senza lontre in circolazione, i ricci di mare pascolano voracemente il kelp nel quale vivono».

Sono quindi questi "guerrieri del global warming", questi pelosi ed intelligenti mammiferi a mantenere in salute Il Kelp che è particolarmente efficiente nel sequestro dei CO2 dall'atmosfera. I ricercatori riconoscono che una maggiore diffusione delle lontre non risolverà il problema delle elevate emissioni di CO2 in atmosfera, ma sostengono che il recupero  la protezione della lontra è un esempio di come la gestione delle popolazioni animali possa influenzare le capacità degli ecosistemi di sequestrare il carbonio. « Attualmente - spiega Wilmers - tutti i modelli di cambiamento climatico e metodi proposti per sequestrare il carbonio ignorano gli animali. Ma gli animali in tutto il mondo, lavorando in diversi modi per influenzare il ciclo del carbonio, potrebbero effettivamente avere un grande impatto. Se ecologisti potessero capire meglio quali siano  questi effetti sono, ci potrebbero essere possibilità di scenari di conservazione win-win, cioè nei quali le specie animali vengono protette o migliorate e  il carbonio viene sequestrato»,u

Tornando al carbon market i ricercatori scrivono: «Un'idea allettante, sarebbe quella di vendere il carbonio sequestrato indirettamente dalle lontre marine protette nella foresta di alghe, come modo per pagare per la loro reintroduzione e gestione o per compensare le perdite nel settore della pesca di conchiglie che vengono predate dalle lontre marine».

Jim Estes, anche lui dell'università di Santa Cruz, sottolinea i due aspetti della salvaguardia di questi mammiferi marini; da un lato, alla gente le lontre marine piacciono perché sono carine, una cosa cool. Dall'altra parte, un sacco di gente le odia»I pescatori si sentono in diretta competizione con le lontre  marine che "rubano" le conchiglie, e sono notoriamente ostili nei confronti di mammiferi marini carismatici. Ma Estes fa notare che «conservando foreste di kelp, le lontre marine in realtà stanno fornendo un servizio ai pescatori, visto che i letti del fuco sono un habitat importante per molte specie di pesci». Inoltre meno CO2 in mare vuol dire meno acidificazione del mare e quindi molluschi e crostacei più in salute

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