
[20/09/2012] News
Il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Claudio De Vincenti, intervenendo a Radio Anch'io su Radio 1, ha detto stamani che oltre a quella di Glencore e di Klesch, ci sono altre due manifestazioni di interesse ''importanti'' per l'Alcoa di Portovesme. A svelare chi sono ci ha pensato poi il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, sempre a Radio Anch'io: un'azienda torinese e una «grossa società cinese» che avrebbe già richiesto di avere «accesso alla data room».
E l'azienda torinese, anche se non fa il nome, è certamente la KiteGen Reasarch, come si può evincere leggendo le ultime news sul sito dell'azienda che si occupa di produzione di energia dal vento d'alta quota. Il 17 sera, infatti, si è svolto l'incontro tra la Regione Autonoma Della Sardegna e la rappresentanza di KiteGen Resarch guidata dal Ceo Massimo Ippolito. «La Regione Sardegna - si legge nella nota - si è dichiarata interessata ad intraprendere il percorso proposto da Kitegen, che prevede il finanziamento con fondi per l'innovazione di una fase di sperimentazione della nuova tecnologia eolica d'alta quota sotto l'egida di un panel di esperti proposti dai soggetti interessati, tra i quali potrebbero esservi la Regione stessa, esponenti del mondo accademico, rappresentanti dei lavoratori, degli investitori interessati a rilevare gli stabilimenti di Portovesme, di utility o distributori di energia elettrica oppure di Alcoa stessa qualora decidesse di non vendere più. A fronte del buon esito della sperimentazione sarà avviata la costruzione di farm eoliche troposferiche per un totale di 600 MW, ovvero 200 unità kitegen stem da 3 MW, destinate ad alimentare il complesso di Portovesme fornendo energia elettrica ad un costo inferiore a 25 euro/MWh ritenuto competitivo da Alcoa». E la Regione Sardegna ha presentato il progetto al tavolo del ministero Sviluppo Economico dedicato alla vicenda Alcoa di ieri.
De Vincenti ha poi precisato che le due nuove manifestazioni di interesse per l'Alcoa di Portovesme sono ancora «a uno stadio molto preliminare». E che per tutti gli interessati valgono le condizioni per il prezzo dell'energia e le infrastrutture chiarite ieri al tavolo con Glencore. In particolare sul fronte energetico, De Vincenti, ha parlato di sconti «assolutamente in linea con la normativa europea» vicini a 40 euro a megawatt ora. Quanto allo spegnimento degli impianti «stiamo stringendo l'azienda a mantenere gli impegni» e sta procedendo «secondo gli accordi». «L'azienda si impegnata a tenere in efficienza l'impianto per tutto il 2013» con «almeno 50 celle in condizione di essere riavviato da un giorno all'altro». Insomma, non sappiamo se quello della KiteGen sia il miglior progetto possibile per l'Alcoa, però questa è la prova del fuoco: dopo anni in cui ne abbiamo scritto e sentito parlare, ha la possibilità di essere provato e studiato in un conteso reale e riqualificante in chiave sostenibile di un'industria in difficoltà.