
[20/09/2012] News
Presentato il Rapporto su sicurezza qualità e comfort degli edifici scolastici
Cittadinanzattiva ha presentato il X Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, e la fotografia emersa non è certo confortante anche alla luce della penuria di risorse pubbliche accentuata dalla crisi e della mancata volontà di investire in un settore che rappresenta il futuro del paese. La scuola continua ad essere tenuta in sofferenza sia per quanto attiene l'offerta formativa, sia per il patrimonio edilizio non considerando che gli interventi di riqualificazione edilizia anche per adeguarsi alle normative sulla sicurezza e in materia ambientale, sono opportunità per mantenere/creare posti di lavoro.
I numeri di questo nuovo rapporto sono impietosi: solo un quarto delle scuole è in regola con tutte le certificazioni di sicurezza e la manutenzione è ridotta a lumicino, tanto che ad esempio nel 45% delle scuole monitorate da Cittadinanzattiva sono stati richiesti interventi strutturali, ma in oltre la metà dei casi l'ente proprietario non è mai intervenuto. Lesioni strutturali in una scuola su dieci, distacchi di intonaco in una su cinque, muffe ed infiltrazioni in una su quattro. Un dato poi va a collidere con gli annunci fatti in questi giorni dal governo sulla scuola 2.0: la realtà è che un terzo degli edifici è privo anche della più semplice aula computer e quasi la metà di laboratori didattici. Il 46% non ha una palestra al proprio interno, in un terzo dei casi i cortili sono usati come parcheggio.
«Cosa aspettiamo ancora ad affrontare seriamente l'edilizia scolastica? Altre tragedie? I due ultimi gravissimi fatti, il crollo della trave portante nella primaria di Cordenons, presso Pordenone, ed il cedimento del pilastro della scuola di Villa Bonelli a Roma, oltre a quanto mostrano le scuole del nostro rapporto, indicano chiaramente che molti edifici scolastici non sono sicuri- ha dichiarato Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva- Chiediamo di conoscere il reale stato delle scuole, una per una, chiediamo che siano effettuati controlli periodici ordinari, ad inizio e fine anno scolastico e dopo eventi metereologici importanti, con equipe tecniche miste, chiediamo di rivedere il numero massimo di alunni per aula, che le rende meno sicure e più invivibili; chiediamo che si programmino interventi e reperiscano fondi senza interruzione per almeno cinque anni».
Quindi poche certificazioni, scarsa manutenzione, segni di fatiscenza nelle aule, sovraffollamento con mancato adeguamento alla normativa antincendio e ad altri fattori sulla sicurezza, barriere architettoniche per studenti disabili. Ma dal rapporto è possibile estrapolare anche un dato positivo, rappresentato da un'accresciuta attenzione nei confronti di aspetti relativi alla prevenzione e alla vigilanza all'interno degli edifici scolastici. Le prove di evacuazione sono effettuate almeno due volte l'anno dal 93% delle scuole e il piano di evacuazione è presente nel 98% dei casi. Nella classifica finale di Cittadinanzattiva, che fa riferimento a 111 edifici di 10 regioni, la scuola che ottiene il miglior punteggio, è l'ITAS Ricci di Macerata, la peggiore è l'IPIA Marconi di Canicattì.
A fronte di questo quadro Cittadinanzaattiva chiede: l'anagrafe dell'edilizia scolastica nominativa e pubblica; che la piccola manutenzione venga affidata direttamente alle scuole; che una parte dell'otto per mille venga assegnato alla valorizzazione ed ammodernamento del patrimonio scolastico; fondi certi e programmazione quinquennale degli interventi; di rivedere l'art.64 della legge 133/2008 che ha consentito l'innalzamento del numero di alunni per classe.