[21/09/2012] News

Ue e Cina uniscono le forze su cambiamento climatico, ambiente, rifiuti e urbanizzazione

La Cina verso il carbon market

Il 15esimo summit Unione europea - Cina a Bruxelles è stato l'occasione per  il commissario Ue allo sviluppo, Andris Piebalgs, ed il ministro del commercio cinese, Chen Deming, per firmare un accordo di finanziamento in favore dell'ambiente, per la transizione verso un'economia low carbon e per la riduzione delle emissioni di gas serra in Cina.

Piebalgs ha detto che «La convenzione firmata con la Cina è un esempio concreto del modo in cui possiamo lavorare in partenariato per rilevare le sfide comuni di dimensione mondiale. Salutiamo gli impegni presi dalla Cina e la sosterremo nei suoi sforzi per ridurre le emissioni di gas serra, rendere le città pulite e gestire meglio l'acqua, i rifiuti e l'inquinamento da metalli pesanti. L'Ue possiede una solida esperienza in materia di lotta contro il cambiamento climatico e di transizione verso la green economy e siamo felici di condividerla. I risultati di questi progetti saranno benefici per ciascuno di noi e contribuiranno al nostro obiettivo comune: lo sviluppo sostenibile del pianeta».

L'Ue aiuterà la Cina a raggiungere i suoi obiettivi  in materia di ambiente, consumo di energia, intensità delle  emissioni di CO2 per contribuire, a lungo termine, alla riduzione dei gas serra a livello mondiale.

In una nota la Commissione europea spiega che  «L'aiuto dell'Ue, dispensato nel quadro dio progetti pilota, fornirà un'assistenza tecnica e formazioni  e favorirà gli scambi di esperienze, delle buone pratiche e del know-how in settori quali l'economia low carbon e la green economy»-

L'accordo si basa su tre progetti, ai quali l'Ue contribuirà con 25 milioni di euro, da mettere in opera in 4 anni, basati principalmente su acqua, rifiuti, urbanizzazione sostenibile, inquinamento da metalli pesanti ed' Emission trading system (Ets)  

Il primo progetto punta a sostenere la progettazione e la essa in opera di un sistema Ets di scambio di quote di emissioni in Cina, con l'obiettivo di sostenere gli sforzi cinesi di raggiungere gli obiettivi fissati di riduzione delle emissioni ed incoraggiare cos' uno sviluppo low carbon. Ue e Cina metteranno in opera dei programmi pilota di scambio di emissioni che alla fine dovrebbero portare ad un carbon market nazionale cinese.

La commissaria Ue all'azione climatica, Connie Hedegaard, ha sottolineato che «La convenzione firmata segna una tappa importante di una cooperazione incessante e più stretta verso lo sviluppo di un solo carbon market. E' ovvio che il desiderio espresso dalla Cina di partecipare anche lei ai mercati del carbonio può ridurre le emissioni monetizzate ad un costo ragionevole e stimolare le tecnologie low carbon, fa una grande differenza. Il nostro impegno congiunto riguardo ai carbon market testimonia il potenziale e i vantaggi delle politiche climatiche intelligenti. Questa è una formidabile occasione per modernizzare le nostre economie, stimolare la crescita e creare posti di lavoro in nuove industrie dinamiche, facendo appello a elle tecnologie innovative ed a fonti di energia pulite».

Il secondo progetto ha come obiettivo quello di aiutare le città cinesi ad adottare soluzioni ecologiche efficaci per l'utilizzo dell'energia e delle risorse, organizzando scambi di esperienze tra Ue e Cina sull'urbanizzazione sostenibile e le altre politiche pertinenti. Secondo l'Ue, «Uno dei principali risultati del progetto sarà la messa in campo di una piattaforma della conoscenza che faccia ricorso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, destinata ad incoraggiare  uno scambio e una diffusione continui delle conoscenze e dell'informazione, in particolare delle buone pratiche e degli studi di caso, così come di facilitare lo stabilimento di reti e la cooperazione tra i principali protagonisti istituzionali e della società civile delle città della Ina e dell'Europa, essenzialmente a livello locale».

Il terzo progetto vuole sostenere gli sforzi del governo cinese per assicurare la vivibilità dell'ambiente, riducendo l'inquinamento dell'acqua e quello da metalli pesanti, mettendo in atto politiche sostenibili di trattamento dei rifiuti».

Il primo ministro cinese, Wen Jiabao, ha fatto una proposta in 4 punti per sviluppare ulteriormente le relazioni sino-europee: 1) Promuovere la liberalizzazione e la facilitazione del commercio e degli investimenti contro ogni forma di protezionismo; 2) Concentrarsi sulle nuove industrie, come le energie rinnovabili, i nuovi materiali, la bio-farmaceutica, l'informazione e le telecomunicazioni, stabilendo centri di ricerca e di sviluppo congiunti Cina-Ue e trasferimenti di tecnologie ed incubatori di imprese comuni;  3) Istituire meccanismi per promuovere la cooperazione bilaterale in settori come trasporti, elettricità e telecomunicazioni: «Pechino - ha detto Wen - incoraggia le imprese cinesi e le istituzioni finanziarie a impegnarsi nella costruzione di infrastrutture in Europa ed a mettere in campo delle reti logistiche che coprano tutta l'Eurasia, per rispondere alle domande di scambi personali e commerciali sempre più crescente tra le due parti»; 4) Cina e Ue  devono promuovere le riforme del sistema finanziario internazionale per realizzare nuovi progressi e mantenere la stabilità finanziaria ed economica mondiale. 

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