
[21/09/2012] News toscana
Anci, Uncem, Upi, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Cia, hnno definito delle "caratteristiche merceologiche delle biomasse agroforestali"
E' stato siglato oggi un protocollo tra Anci, Uncem, Upi, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Cia, riguardante la definizione delle "caratteristiche merceologiche delle biomasse agroforestali da utilizzare negli impianti di teleriscaldamento e cogenerazione" a cui la Regione Toscana farà da "garante".
«Quella delle biomasse agroforestali per produrre energia è una filiera sulla quale la Regione intende puntare perché rappresentano il futuro dell'energia sostenibile in Toscana- ha dichiarato l'assessore all'agricoltura e foreste Gianni Salvadori- E' una filiera praticamente tutta da costruire, sulla quale abbiamo un grande potenziale, che può portare a creare fino a 1500 nuovi posti di lavoro. Con questo protocollo gettiamo le basi per la creazione della filiera delle biomasse agroforestali perché ne vengono definite le caratteristiche per la commercializzazione, compreso il prezzo, che è l'elemento fondamentale per garantire un reddito a chi ci lavora». Ma per far decollare la filiera è necessario anche il sostegno del ministero dell'Agricoltura e Foreste per questo l'assessore ha scritto al ministro per chiedergli un incontro sul tema dell'incentivazione delle biomasse.
«E' stato un errore il fatto che non sia stato recepito il documento che avevano elaborato le Regioni su questo argomento e oggi vediamo che anche nella nuova bozza di decreto che incentiva il calore non vi è traccia delle richieste che avevamo avanzato. Mi auguro che il ministro mi riceva al più presto e che dia seguito agli impegni in modo da incentivare questa filiera».
Per quanto riguarda più in generale il bosco e il reddito che possono fornire le attività ad esso collegate, Salvadori ha ricordato che la Toscana è la regione più boscata d'Italia, ha un grande potenziale, ma per poterlo sfruttare è necessario tornare a lavorare il bosco e garantire un reddito a chi lavora. «E' questo l'intento della Regione che ha investito sulla filiera legno circa 40 milioni negli ultimi due anni e continuerà ad investire. Tornare a lavorare il bosco tra l'altro è fondamentale per la salvaguardia ambientale e per la prevenzione del dissesto idrogeologico» ha concluso l'assessore.
Su questo tema si è svolto oggi ad Arezzo il convegno "La gestione delle foreste di fronte alla crisi economica", organizzato dalla provincia in collaborazione con l'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali «L'obiettivo dell'incontro - ha spiegato Mauro Mugnai presidente dell'Ordine- è stato quello di valutare nuove opportunità economiche e riflettere sui nuovi assetti gestionali, superando così i vecchi schematismi didattici e professionali, e al contempo aprendosi all'innovazione tecnologica».