
[24/09/2012] News
Il presidente della Lega calcio di Serie A, Maurizio Beretta (nella foto), dopo il rinvio della partita Cagliari Roma, approfitta delle querelle in corso e lancia un appello perché sia approvata rapidamente la legge sugli stadi ferma al Senato: «E' necessario un quadro di riferimento generale che consenta a tutti di costruire impianti al servizio dei tifosi».
La cosa non piace per nulla a Legambiente che per prima aveva denunciato i "trucchi" della cementificazione che stanno dietro alla "legge stadi": «Sono molti gli aspetti discutibili dell'iter che ha portato il testo al Senato, dal fatto che sia stato approvato alla Camera senza il passaggio in Aula (procedimento inspiegabilmente straordinario che si appresta a ripetere al Senato), al fatto che, invece di essere affidato alle commissioni Ambiente e Lavori pubblici, sia stato consegnato alla Commissione cultura».
Il presidente nazionale del Cigno Verde, Vittorio Cogliati Dezza, risponde direttamente al presidente della Lega calcio: «Beretta non avalli nuove colate di cemento e chieda una vera legge a favore dello sport e dei tifosi. Se l'obiettivo fosse la sicurezza e la qualità delle manifestazioni sportive nessuno avrebbe da ridire. Chiamarla ‘legge stadi' è una vera ipocrisia. Il calcio e lo sport non c'entrano nulla con il testo approdato in Senato dopo un iter quanto mai discutibile. Ma questa fretta ha una ragione ben precisa: se approvato, il Disegno di Legge, consegnerebbe nelle mani di chi vuole realizzare speculazioni edilizie uno straordinario strumento per costruire in aree non edificabili in ogni Comune italiano. Si potranno rendere edificabili aree che oggi non lo sono per i piani vigenti. E in queste operazioni prevedere ‘attività residenziali, direzionali, turistico-ricettive e commerciali. Niente a che vedere con lo sport e le squadre di calcio: si tratta invece di un provvedimento speciale in grado di rendere edificabili terreni agricoli e persino, con alcune forzature, aree vincolate. Se è difficile capire la logica per cui il Governo che ha approvato il Ddl Catania sul consumo di suolo, dovrebbe ora approvare una legge che favorisce ulteriore cemento e speculazioni edilizie anche in aree delicate, risulta incomprensibile sostenere ora la Lega Calcio che invece di chiedere lecitamente una norma mirata a sostenere la qualità e la sicurezza dello sport, lancia un appello a favore di un testo che con queste esigenze non ha nulla a che fare, rappresentando solo un autentico regalo agli speculatori, liberi di realizzare voluminose operazioni immobiliari e commerciali in tutto il Paese».