[25/09/2012] News toscana

Tornano le piogge su parte della Toscana ma l’emergenza siccità continua

Per domani e fino alla mattinata di giovedì 27 settembre, la sala operativa unificata della protezione civile regionale ha proclamato lo stato di allerta

Per domani e fino alla mattinata di giovedì 27 settembre, la sala operativa unificata della protezione civile regionale ha proclamato  lo stato di allerta con criticità moderata. La causa è l'arrivo di una perturbazione che porterà pioggia sulla Toscana dal tardo pomeriggio di oggi, con rovesci che dalla notte si faranno più frequenti e insistenti sulle province settentrionali. «Le piogge risulteranno diffuse e a tratti di forte intensità con cumulati da abbondanti a molto abbondanti in particolare sui bacini del Magra, del Versilia, del Serchio e del Basso Serchio. Interessate le province di Lucca, Massa Carrara, Pistoia e Pisa» hanno dichiarato dalla Regione.

sala operativa della Protezione civile informa  che da domani mattina, nei territori suddetti, saranno possibili allagamenti nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all'incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani. Possibilità anche di innalzamento dei livelli idrici nei corsi d'acqua con conseguenti possibili inondazioni. Saranno possibili anche frane e smottamenti nelle zone ad elevata pericolosità idrogeologica. Quindi anche se l'allerta è moderata l'evento piovoso potrebbe "scaricare" a terra una quantità d'acqua in aree circoscritte, che potrebbe creare più di un disagio con il ripetersi di situazioni che si sono verificate anche la scorsa settimana sulla costa livornese. Certamente le ormai famose flash flood sono difficilmente contenibili senza una strategia di adattamento di medio periodo con azioni a partire dal livello di pianificazione, ma le amministrazioni comunali sono avvisate e già dovrebbero aver provveduto almeno ad una ripulitura dei tombini utile a limitare danni e difficoltà per la popolazione.

L'auspicio è che gli eventi piovosi possano essere invece non troppo violenti e che l'acqua caduta dal cielo possa servire a rimpinguare le falde. Sì, perché il tema siccità non è più all'ordine del giorno, dato che i consumi idrici sono ridotti, è terminata la stagione irrigua, è diminuita l'evapotraspirazione, ma almeno nella Toscana centrale l'emergenza non è finita. La diga di Bilancino ad oggi sta invasando 34 milioni di m3 di acqua (su 69 disponibili), e l'Arno a Firenze è ormai guadabile a piedi. Se non arriveranno le piogge autunnali (che nel 2011 ricordiamo, mancarono) c'è il rischio di passare un Natale all'asciutto e il danno almeno sotto il profilo ambientale potrebbe essere ingente.

Ormai da tempo i climatologi ci parlano delle due facce della stessa medaglia (siccità prolungata e bombe d'acqua improvvise che cadono in territori ristretti), come effetti dei cambiamenti climatici, ma almeno per ora non  pare che il messaggio sia arrivato o almeno sia stato recepito nelle stanze di chi ha il potere decisionale. E' facile accorgersene quando si sente parlare di sviluppo, occupazione, settori di investimento, dato che non ci si discosta molto dai modelli che sono stati la causa delle crisi ambientale, sociale ed economico-finanziaria in atto.  

 

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