
[27/09/2012] News
Scarseggiano le prede selvatiche, i rarissimi felini costretti a cacciare il bestiame allevato
Il Journal of Arid Environments ha presentato lo studio "Feeding ecology of the Asiatic cheetah Acinonyx jubatus venaticus in low prey habitats in northeastern Iran: Implications for effective conservation" nel quale un gruppo di ricercatori iraniani coadiuvati da Laurie Marker del Cheetah Conservation Fund della Nambia, espongono i risultati di una ricerca sull'ecologia, l'alimentazione ed i rischi di estinzione del ghepardo asiatico (Acinonyx jubatus venaticus ) realizzata tra il 2004 e il 2009 nel nord-est dell'Iran, vicino al confine con il Turkmenistan, dove le prede selvatiche dei ghepardi sembrano essersi esaurite a causa soprattutto del bracconaggio. I ricercatori iraniani spiegano che «Dai risultati della ricerca è emerso che i ghepardi asiatici si basano principalmente sugli ungulati di taglia media. Tuttavia, rispetto alla bassa densità di gazzelle, predano una parte considerevole del loro cibo sul quale si basa la loro sopravvivenza dal patrimonio zootecnico, il che porta i ghepardi in conflitto diretto con la popolazione locale. Nel frattempo, i piccoli mammiferi soddisfano solo una piccola parte della dieta ghepardo. I nostri dati indicano importanza di migliorare gli sforzi di salvaguardia nel nord-est dell'Iran, nonché gli altri 'habitat dove il ghepardo preda normalmente gli ungulati che hanno subito grave declino».
La ricerca è stata condotta all'interno di due riserve naturali nelle quali ormai le popolazione di bovidi selvatici sono praticamente estinte e il team iraniano sottolinea che l'aumento dei conflitti con gli esseri umani potrebbe portare all'estinzione della sottospecie di ghepardo. Per salvaguardare questi rarissimi felini, una sottospecie a "rischio critico" dio estinzione secondo la Lista Rossa Iucn, bisognerebbe che le autorità iraniane combattessero davvero il bracconaggio.
Il 44% della popolazione mondiale censita di ghepardi vive ne Parco nazionale del Serengeti in Tanzania. Alcuni scienziati anno sollecitato indagini genetiche per capire se la popolazione di ghepardi della sottospecie Acinonyx jubatus hechi dell'Algeria (che ha probabilmente la più grande popolazione di ghepardo del Sahara) possa essere classificata come A.J. venaticus. Comunque l'areale di questo magnifico felino, che si estendeva dall'Asia centra, all'India e fino alla penisola arabica, si è ormai ridotto ad un limitato territorio in Iran, dove è considerato il come simbolo per la conservazione della fauna selvatica, come il panda in Cina, o la tigre in India.
La popolazione di ghepardi asiatici in Iran è stimato a 60 - 100 individui e meno della metà sarebbero in età riproduttiva. Anche se la popolazione nel 2007 sembrava stabile, è diminuita negli ultimi decenni: alla metà degli anni '70 si diceva che in Iran c'erano almeno 200 ghepardi. La Marker ha detto che «La stima attuale è che ci siano solo 70 ghepardi asiatici allo stato selvatico, tutti in Iran».
Ora la situazione sembra aggravarsi ancora di più: si credeva che il ghepardo asiatico fosse in grado di sopravvivere nelle aree dalle quali sono quasi scomparsi gazzelle, mufloni e capre selvatiche mangiando più roditori e lepri, ma la Marker, evidenzia che «La lepre e il coniglio sono una parte molto importante della loro dieta. Ma sono difficile da catturare e lo sforzo per così poco non è sostenibile. Hanno bisogno di avere le antilopi di piccole e medie dimensioni».
Secondo gli scienziati iraniani i pastori locali sembrava inconsapevole della presenza del ghepardo asiatico e che sia questo animale a redare i loro greggi, forse perché questi felini sono così rari, ma per evitare futuri conflitti con le comunità locali, hanno raccomandato che vengano fatti rispettare le leggi contro il bracconaggio e che le altre attività antropiche nelle riserve naturali si adattino alle esigenze del ghepardo asiatico. La Marker ha ricordato in un'intervista alla Bbc che «Dopo la rivoluzione le riserve di caccia, che prima erano sacrosanta, sono state aperte alle comunità I ghepardi vivono nelle riserve di caccia e nelle riserve di caccia c'è stato un grande afflusso di pastori che portano il loro bestiame, che hanno ridotto lo spazio del territorio dove ci possono essere le prede e così le preda vengono spinte fuori».
Secondo lo studio bisognerebbe istituire zone vietate al pascolo così il ghepardo asiatico avrebbe maggiori possibilità di predare gli ungulati selvatici di cui ha bisogno.