
[28/09/2012] News
Questi pesci hanno invaso il bacino dei Grandi Laghi americani e sono diventate un problema così importante da irrompere nella campagna elettorale
Le carpe asiatiche hanno invaso il bacino dei Grandi Laghi americani e sono diventate un problema così importante da irrompere nella campagna elettorale per eleggere il presidente dello Stato più potente del mondo. I democratici di Barack Obama e i repubblicani di Mitt Romney stanno mettendo a punto le loro strategie per fermare l'invasione dei pesci alieni asiatici.
The Christian Science Monitor scrive che «il presidente Obama ha promesso altri miliardi di dollari in aiuti ed ha fustigato l'Army Corps of Engineers Usa perché finisca uno studio sulle carpe asiatiche nei Grandi Laghi grandi carpe asiatiche. Mitt Romney, il rivale di Obama alle elezioni, dice che l'amministrazione si sta muovendo troppo lentamente». Con una delle sue solite battute non sempre felici Romney ha detto che «l'America ha mandato un uomo sulla luna in meno tempo di quello che ci sta volendo per proteggere i Grandi Laghi» da un'invasione di grandi pesci che dopo aver colonizzato il bacino del Mississippi, ora minacciano di fare la stessa cosa nel lago Michigan.
Tutto questo interesse per le carpe aliene, che supera anche quello per la politica estera e a volte priorità nazionali come il lavoro, non è dovuta solo all'ecologia (che a Romney interessa molto poco e della quale Obama si ricorda più nei discorsi che nelle opere) o il sistema idrogeologico di acqua dolce più grande del mondo, in realtà si tratta soprattutto dei 64 preziosissimi voti elettorali dei quattro Stati in bilico dei Grandi Laghi,: Wisconsin, Michigan, Ohio e Pennsylvania, vero campo di battaglia tra repubblicani e democratici che potrebbe decidere il destino delle elezioni e del governo degli Stati Uniti d'America.
«Per ora, entrambi i candidati si concentrano su come il governo federale sia in grado di risolvere il problema - spiega The Christian Science Monitor - non succederà nulla per almeno un altro anno perché l'Army Corps of Engineers ha tempo fino alla fine del 2013 per completare il suo studio. Nel frattempo, i governi locali e statali, aiutati da imprenditori e investitori della pesca cinesi, stanno facendo progressi su una soluzione "lemons-to-lemonade-style": esportare le carpe in Cina, dove finiranno nei piatti». Insomma, anche Romney, in caso di vittoria, dovrà contare sull'appetito degli odiati comunisti-capitalisti cinesi se vuole almeno contenere il problema delle carpe asiatiche.
Questa estate, il Dipartimento del commercio dell'Illinois ha stanziato 2 milioni di dollari per la costruzione di un nuovo impianto di trasformazione della carpa a Grafton, che dovrebbe dare lavoro a 39 persone e offrire nuove opportunità per i pescatori. Negli ultimi due anni lo Stato ha investito almeno 10 milioni di dollari per incrementare la pesca delle carpe.
«Vogliamo togliere questi pesci dal fiume ed abbiamo intenzione di attrarre persone che hanno grandi barche e voglia di uscire e lavorare sodo e portare un bel mucchio pesante», ha detto alla Michigan Public Radio Ben Allen, proprietario di American Heartland Fish. E' un'altra strana storia del capitalismo globalizzato anche nelle specie invasive: con l'aiuto dello Stato, Allen ha raggiunto un accordo con gli investitori cinesi per spedire tonnellate di «Carpe del Mississippi superiore catturate in natura» ai mercati alimentari cinesi, cioè nel Paese dal quale qui pesci sono stati importati, ma dove è difficile, per l'inquinamento dei corsi d'acqua, trovare carpe fresche e sane.
Già l'anno scorso, Kirby Marsden, ex presidente dell' Illinois Commercial Fishermen's Association, intervistato dal New York Times aveva detto che la pesca delle carpe negli Usa potrebbe arrivare a fruttare fino a più di 100 milioni di dollari all'anno e creare fino a 200 posti di lavoro.
Diversi ambientalisti non sono entusiasti di trasformare le carpe asiatiche in una risorsa economica perché così si cederebbe all'invasione dei fiumi statunitensi da parte di un organismo alieno che sta mettendo a rischio di estinzione le specie ittiche autoctone. La richiesta che fanno le queste associazioni ambientaliste +è quella di eradicare la carpa asiatica non solo nelle acque libere degli Stati Uniti, ma anche dalle attività commerciali locali e di non utilizzare questi pesci nelle feste tradizionali. Altri gruppi ambientalisti vedono gli sforzi per aumentare il prelievo delle carpe come un primo passo per poter premere sul governo federale di Washington perché affronti l'impatto potenzialmente devastante della vorace carpa asiatica sui pesci autoctoni americani.
Il Congresso Usa dal 2009 ha stanziato più di un miliardo di dollari per un grande piano di risanamento del Grandi Laghi fortemente sostenuto da Obama, ma alcuni repubblicani e governatori di Stati hanno criticato il presidente Usa per non essersi impegnato in una proposta per separare fisicamente il Mississippi dai Grandi Laghi in più punti in particolare con la chiusura del canale di Chicago. Cinque Stati hanno fatto causa al governo federale perché interrompa il collegamento idrologico tra i Grandi laghi e il Mississippi, ma la cosa è stata seppellita dalle proteste del business dello shipping di Chicago, perché significherebbe chiudere il canale di collegamento con e per i traffici commerciali con il più grande fiume statunitense
Secondo Youngstown, un giornale dell'Ohio, Obama ha « Mostrato una maggiore deferenza verso gli interessi di Chicago rispetto al resto degli Stati dei Grandi Laghi, riguardo ad un'azione aggressiva per impedire un'invasione della carpa asiatica che potrebbe alterare drasticamente l'ambiente dei laghi».
Ad una recente conferenza ambientale a Cleveland, l'ex capo dell'Epa, Carol Browner, ha preso le difese di Obama: «Il presidente sta prendendo la questione seriamente. Ha ordinato lo studio, ha ordinato che venga accelerato ed ha bisogno prima dei risultati di tale studio per essere in grado di poter prendere una decisione informata sul modo migliore di procedere».
Romney ed il suo staff, che hanno in genere scarsa domestichezza con i temi ambientali e poca esperienza diretta in materia di politiche per il contenimento e l'eradicazione di animali invasivi come le carpe asiatiche, per ora si tengono sul generico quando devono dire come interverrebbero in caso di vittoria alle elezioni.
il portavoce del candidato repubblicano, Christopher Maloney, ha detto al Wall Street Journal: «In qualità di presidente, il governatore Romney accelererà il processo dell' Army Corps e garantirà che sviluppino un piano il più presto possibile per proteggere sia l'ecologia che l'economia della regione», che è poi quel che sta facendo Obama...
Il presidente uscente che punta alla riconferma sa che l'invasione delle carpe asiatiche potrebbe alla fine influenzare le elezioni, ma sta tentando di capire come questo possa far parte di una più ampia ripresa economica che include anche la pesca. I nuovi posti di lavoro nell'industria locale della pesca promessi da Obama passano anche da come si cercherà di risolvere il problema ambientale dell'invasione delle carpe asiatiche nei fiumi e nei laghi statunitensi.