[01/10/2012] News

Quali sono i 10 atti legislativi dell’Ue più gravosi per le Piccole e medie imprese?

La Commissione Ue apre una consultazione che riguarda anche ambiente, energia e prodotti

In Italia e un po' in tutta l'Ue si sentono spesso lamentele sulla burocrazia prodotta dalle leggi europee, a quanto pare la Commissione europea si è stufata e oggi annuncia: «Noi vogliamo e possiamo tagliare la burocrazia. Mancano però proposte concrete su come farlo», per questo rivolge un invito alle imprese. «Fateci sapere ciò che ritenete che possa essere migliorato, comunicateci le vostre idee su come ridurre la burocrazia!». E' questo il succo del sondaggio online: "Quali sono i 10 atti legislativi dell'Ue più gravosi per le Pmi?", avviato oggi dalla Commissione, un processo di consultazione che si concluderà il 21 dicembre, dopo la Commissione analizzerà i risultati e valuterà come migliorare la situazione per le Pmi. Intanto spiega che «nell'ambito della revisione dello Small Business Act (2011), la Commissione sta rafforzando ulteriormente la procedura di valutazione d'impatto per assicurare che le ripercussioni sulle Pmi siano attentamente analizzate e prese in considerazione in tutte le proposte legislative e politiche pertinenti, con una chiara indicazione degli effetti quantificati sulle Pmi, ogni volta che ciò sia possibile e proporzionato. L'applicazione del principio "innanzitutto pensare in piccolo" resta alla base della normativa per le piccole imprese. Ciò implica una semplificazione del contesto normativo e amministrativo in cui operano le Pmi, in particolare per mezzo di norme ispirate a tale principio.

La Commissione annuncia: «Se siete una Pmi o un'organizzazione che rappresenta gli interessi delle Pmi, potete aiutarci ad individuare i punti critici. Fateci sapere se ritenete che l'Ue potrebbe aiutare le Pmi eliminando la burocrazia eccessiva in determinati settori, ad esempio: Servizi: fornitura di servizi a livello transfrontaliero, riconoscimento delle qualifiche professionali; Dogane: controlli e formalità doganali, classificazione delle merci, tariffe doganali; Occupazione e affari sociali: coordinamento e trasferibilità dei diritti sociali, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, organizzazione dell'orario di lavoro, regimi di sicurezza sociale, libera circolazione dei lavoratori, distacco dei lavoratori; Energia: approvvigionamento energetico, efficienza energetica, energia rinnovabile; Sicurezza dei prodotti: impiego delle norme, dimostrazione della conformità in assenza di una norma armonizzata, procedure di valutazione della conformità, valutazione della conformità da parte di un organo ufficiale, dichiarazione di conformità Ue, norme sul marchio CE, obblighi di informazione/etichettatura/tracciabilità, controlli/ispezioni; Ambiente: lotta contro il cambiamento climatico, qualità dell'aria/inquinanti, biotecnologie, natura e biodiversità, sostanze chimiche, audit ambientale industriale, etichettatura ecologica, rumore, rifiuti, acqua; Contesto delle imprese: appalti pubblici, diritto societario, proprietà intellettuale e industriale, protezione dei dati; Fiscalità: Iva, accise, altre imposte indirette, imposte dirette; Protezione dei consumatori: acquisti sicuri, commercio elettronico, mezzi giudiziari di ricorso e composizione delle controversie, sicurezza alimentare, salute animale e vegetale; Trasporti: trasporto di merci/passeggeri, trasporto su strada, trasporto marittimo/per vie navigabili interne, modalità di trasporto combinate/altre.

Nel rapporto 2Ridurre al minimo indispensabile gli oneri normativi che gravano sulle PMI - Adeguare la normativa dell'UE alle esigenze delle microimprese" la Commissione presenta una serie di proposte concrete per ancorare il principio "Innanzitutto pensare in piccolo" alla pratica normativa e politica e per coinvolgere da vicino le Pmi e le organizzazioni che le rappresentano. Queste modifiche comprendono: un "test PMI" a misura delle microimprese, un quadro di valutazione della legislazione dell'Ue aggiornato su base annua, conferenze negli Stati membri e l'attuale consultazione sui dieci atti più gravosi per le Pmi.

Antonio Tajani, commissario Ue per le Imprese e l'industria, conclude: «Sento spesso dire che la Commissione europea è troppo lontana dalla realtà quotidiana delle piccole imprese. Vogliamo colmare questa lacuna. Oggi diamo alle imprese la possibilità di indicare i settori e gli atti legislativi su cui intervenire. Ho fiducia che le nostre imprese coglieranno questa opportunità e mi appello a loro affinché esprimano le loro opinioni. Vi preghiamo di comunicarci in quali ambiti, secondo voi, potremmo ridurre la burocrazia».

 

Per partecipare al sondaggio online: "Quali sono i 10 atti legislativi dell'Ue più gravosi per le Pmi?":
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/public-consultation-new/index_en.htm

 

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