
[02/10/2012] News
Un sistema valido in tutta la Comunità europea dell'energia atomica, e che semplifica il compito degli Stati membri, ossia quello di garantire la conformità alle norme fondamentali di sicurezza in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori rispetto ai pericoli derivanti dalle radiazioni Ionizzanti: in questo consiste la proposta elaborata dall'Ue, che pensa ad un nuovo regolamento che dovrebbe applicarsi a qualsiasi vettore impegnato nel trasporto di materiali radioattivi nella Comunità, da paesi terzi verso la Comunità e dalla Comunità verso paesi terzi. Ma che non trova applicazione nel caso di vettori che si occupano del trasporto aereo e marittimo di materiali radioattivi.
La proposta di regolamento, sostituendo con un'unica registrazione i sistemi di dichiarazione e autorizzazione vigenti negli Stati membri, prevede la procedura per la registrazione dei vettori. Essi devono presentare la richiesta di registrazione tramite un'interfaccia web centrale. Le richieste di registrazione saranno esaminate dall'autorità nazionale competente del rispettivo paese, che conferma la registrazione se il richiedente soddisfa le norme fondamentali di sicurezza.
Il regolamento adotta un approccio graduato, esonerando dalla procedura di registrazione i vettori che trasportano esclusivamente "colli esentati". D'altro canto, il regolamento lascia agli Stati membri la facoltà di applicare ulteriori requisiti di registrazione ai vettori che trasportano materiali fissili e altamente radioattivi.
A livello europeo, i vettori che trasportano materiali radioattivi sono disciplinati dalla normativa sui trasporti a norma del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue) e dalla legislazione riguardante aspetti specifici collegati alle radiazioni tra cui la protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori conformemente al trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica (Euratom).
La direttiva 96/29/Euratom, stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Dove per norme fondamentali s'intendono le dosi massime ammissibili con un sufficiente margine di sicurezza; le esposizioni e le contaminazioni massime ammissibili; i principi fondamentali che regolano la sorveglianza sanitaria dei lavoratori.
Sono gli Stati membri a stabilire le disposizioni appropriate per garantire il rispetto delle norme fondamentali.
Al fine di proteggere la salute della popolazione e dei lavoratori e di concentrarsi al meglio sulle proprie attività, le autorità degli Stati membri devono sapere quali persone, organizzazioni o imprese sottoporre a controlli. Gli Stati membri devono assoggettare determinate pratiche implicanti un rischio da radiazioni ionizzanti a un sistema di dichiarazione (notifica) e di previa autorizzazione o che le proibiscano.
E dunque la direttiva 96/29/Euratom si applica a tutte le pratiche che implicano un rischio dovuto a radiazioni ionizzanti provenienti da una sorgente artificiale o da una sorgente di radiazione naturale, compreso il trasporto.
Considerando che spesso le operazioni di trasporto comportano l'attraversamento delle frontiere, un vettore potrebbe essere tenuto ad attenersi a tali procedure di dichiarazione e autorizzazione in diversi Stati membri. Gli Stati membri però hanno attuato tali procedure in modi diversi, complicando ulteriormente le operazioni di trasporto, di per sé già complesse.
Dunque la sostituzione di tali procedure nazionali di dichiarazione e autorizzazione con un sistema di registrazione unico per la pratica dei trasporti contribuirebbe a semplificare la procedura, a ridurre l'onere amministrativo e ad abbattere le barriere all'ingresso, mantenendo al contempo invariati gli elevati livelli di protezione dalle radiazioni.