
[10/10/2012] News
Anche la tutela e la promozione del paesaggio rientrano a pieno titolo nelle idee di bellezza e sviluppo legate al territorio per l'Italia del domani. E non si tratta solo di vaghe prospettive future, quando sparse per il territorio nazionale già oggi si contano eccellenze in questo campo.
I tre parchi nazionali abruzzesi, ad esempio, oggi contano una superficie protetta di 5.351 kmq (il 15,6% del totale dei parchi nazionali), con una popolazione di 262.103 abitanti (8,8% di tutti i parchi nazionali) e con un valore aggiunto di 2,9 miliardi di euro (l'8,5% di tutti i parchi nazionali).
Nel biennio 2009-2011 il valore aggiunto del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, è cresciuto del 6,8%. E non solo: cresce l'imprenditoria giovanile con un valore del 12% e quella femminile con un ben 30,8% in agricoltura, nel commercio e nel settore alberghiero. Valori, in tutti e due i casi, superiori a quelli dei parchi italiani (11,7% e 22,1%),dell'Abruzzo (10% e 23,6%) e dell'Italia (9,6% e 19,8%). Nel campo del turismo, inoltre, che il Parco con un 13,3% il parco doppia i valori nazionali (6,2%) e dei parchi italiani (7,4%) per quanto riguarda l'attrattività turistica, grazie anche alle sue tante strutture alberghiere ed extralaberghiere.
Sono questi i numeri raccolti da due studi che Francesco Prosperococco del Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali della Camera di Commercio d'Abruzzo) e Domenico Mauriello del Centro Studi di Unioncamere, hanno presentato durante il convegno nazionale di Pescasseroli - "La ricchezza dei Parchi. Beni comuni e green economy" - organizzato dal Parco, in collaborazione con Fondazione Symbola, Regione Abruzzo, Unioncamere, Federparchi e Camera di Commercio de L'Aquila.
«L'esperienza del Parco D'Abruzzo può essere importante per gli altri parchi - commenta il commissario del Parco, Giuseppe Rossi - I parchi d'Abruzzo, poi, sono ormai una realtà evidente, costruita con grande fatica e che merita la massima considerazione da parte delle istituzioni, degli operatori e dei cittadini. In questo momento difficile per il Paese, sia da un punto morale che sociale ed economico, i parchi possono avere un ruolo determinate, possono dare una mano importante, con proposte alternative, per dare un prorpio positivo contributo nel superamento della crisi».