[15/10/2012] News

Fame nel mondo, Da Silva (Fao): «L’Obiettivo del Millennio è ancora raggiungibile»

Il ruolo della Commissione sulla Sicurezza alimentare mondiale

È improntata all'ottimismo la relazione del Direttore generale della Fao José Graziano da Silva, alla sessione d'apertura del Commissione sulla Sicurezza alimentare mondiale (CFS). «Se le nazioni si impegneranno ad aumentare i loro sforzi per ridurre la fame nel mondo, l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare la proporzione di persone affamate entro il 2015 può ancora essere raggiunto». I dati a supporto di questa considerazione ci sono, osservando solo il bicchiere mezzo pieno. Dal 1990 ad oggi il numero delle persone affamate sono state ridotte di 132 milioni.

Inoltre, la percentuale di affamati nei paesi in via di sviluppo è diminuita dal 23.2% al 14.9%. Ma l'altra faccia della medaglia è rappresentata dai circa 870 milioni di persone nel mondo che ancora soffrono la fame, e dall'aumento della malnutrizione sia in Africa che in Medio Oriente. Infatti a partire dal 2007 i progressi nel ridurre la fame hanno cominciato a stagnare, ha affermato lo stesso da Silva. «Nel rinnovare e rafforzare il nostro impegno a raggiungere l'Obiettivo del Millennio sulla riduzione della fame, dobbiamo anche guardare oltre ad esso, verso un' eradicazione totale della fame nel mondo, perché quando si parla di fame, l'unico numero accettabile è ‘zero'» ha  aggiunto Da Silva. 

Il Cfs è un organo inter-governativo che vede la partecipazione di società civile, settore privato, organizzazioni internazionali e regionali e associazioni filantropiche che si occupano di sicurezza alimentare e nutrizione. La sfida della "Fame Zero" ha cinque obiettivi: un mondo in cui tutti abbiano accesso a cibo nutriente durante tutto l'arco dell'anno; niente più malnutrizione in gravidanza e nella prima infanzia; tutti i sistemi alimentari sostenibili, ovunque; maggiori opportunità per i piccoli agricoltori (e in particolare le donne) responsabili della maggior parte della produzione alimentare mondiale, in modo che siano in grado di raddoppiare la loro produttività e i loro redditi; riduzione delle perdite di cibo post-produzione, eliminazione degli sprechi alimentari e consumo responsabile. Il direttore della Fao ha sollecitato la comunità rappresentata dalla Commissione a lavorare insieme per stabilire dei principi comuni per degli investimenti responsabili nel settore agricolo che rispettino i diritti, i mezzi di sostentamento e le risorse delle popolazioni. 

A maggio di quest'anno, dopo un processo di negoziazioni inclusive e partecipate, la Commissione ha approvato le "Direttive volontarie per una governance responsabile dei regimi di proprietà applicabili alle terre, alla pesca e alle foreste nel contesto della sicurezza alimentare nazionale". La Commissione avvierà ora un simile processo di negoziati nell'arco dei prossimi due anni per concordare dei principi comuni per degli investimenti responsabili nel settore agricolo che faranno da complemento alle Direttive volontarie. «Trovare un accordo su tali questioni richiede molto tempo- ha  affermato il presidente del Cfs Yaya Olaniran- ma il risultato sono delle politiche che si basano su realtà concrete e che sono sostenute da tutti»

 

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