
[17/10/2012] News
L'ultimo rapporto annuale sulla sicurezza nucleare disponibile sul sito del ministero della Protezione dell'ambiente della Cina risale al 2009, ma nonostante questo lo stesso ministero ha annunciato che «la Cina ha fissato degli obiettivi in termini di sicurezza nucleare e di controllo della contaminazione radioattiva per i prossimi 8 anni».
L'agenzia ufficiale Xinhua scrive che il Consiglio degli affari di Stato (il governo centrale cinese) «ha approvato un piano sulla sicurezza nazionale, la prevenzione ed il trattamento della contaminazione radioattiva per il periodo del 12esimo Piano quinquennale (2011-2015), così come una pianificazione a lungo termine per il 2020».
Sul sito internet del ministero della Protezione dell'ambiente si legge che «in seguito al Piano, la Cina prevede di migliorare la sicurezza delle sue installazioni ed attrezzature nucleari entro il 2015». Si tratta degli stessi impianti, spesso obsoleti ed in aree a rischio sismico e di disastri ambientali, che vengono dichiarate supersicure da anni e che non sono state scalfite nemmeno dallo scetticismo anti-nucleare del post-disastro di Fukushima Daiichi.
Eppure qualcosa che non va dovrebbe esserci, visto che il documento approvato dal governo di Pechino prevede anche che «la sicurezza riguardante i rischi radioattivi nell'ambiente sarà migliorata in modo notevole entro il 2015». Per migliorare notevolmente qualcosa bisogna che non sia già notevole...
La Cina ad ogni terremoto ed inondazione e dopo le tragedie nucleari di Chernobyl e di Fukushima Daiichi ha sempre detto che le sue centrali sono tra le più sicure del mondo, ma ora il governo scrive: «Alla fine del 2020, le centrali nucleari del Paese figureranno tra le più sicure del mondo», cioè ci vorranno 8 anni per realizzare quel che prima si dava per certo...
Infine, il documento conclude che «il livello di sicurezza e di controllo della contaminazione radioattiva e sarà elevato in maniera globale e la radioattività nell'ambiente sarà mantenuta ad un livello corretto». Cosa che, se quel che si dice e quel che non si dice ha un senso, significa che attualmente i controlli non sono elevati e che la radioattività nell'ambiente non sempre è mantenuta ad un livello corretto.