
[18/10/2012] News
Realacci: «Mi auguro che non rimanga lettera morta»
Dopo più di 10 anni dall'approvazione della Convenzione delle Alpi, la Camera ieri ha dato l'approvazione definitiva al protocollo Trasporti. « Un evento oramai insperato - dice Legambiente - Basti pensare che per questo protocollo le trattative sono iniziate nel 1994. Non si può dimenticare che ancora di recente, a ottobre 2011, la Camera ha respinto il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi e il 22 febbraio 2012 la Commissione Esteri del Senato ha votato un provvedimento che confermava la volontà dell'Italia di escludere le infrastrutture per il trasporto dall'accordo internazionale che tutela il sistema ambientale alpino».
Il presidente nazionale del Cigno Verde, Vittorio Cogliati Dezza, è soddisfatto: «Finalmente sarà possibile un coordinamento dello sviluppo integrato dei sistemi di trasporto transfrontalieri nell'arco alpino a tutto vantaggio dell'ambiente. Oggi la modalità prevalente di trasporto per passeggeri e merci, quella su gomma, ha raggiunto una congestione tale per cui nei corridoi di transito non è quasi più possibile abitare. Per spostare concretamente il traffico dalla strada alla rotaia occorre una politica dei trasporti che si ponga obiettivi credibili di crescita del trasporto ferroviario a medio termine, per riequilibrare e rendere più efficiente e sostenibile il sistema e che al contempo rinunci a un ulteriore potenziamento della rete stradale e autostradale. Perciò è necessario uno sviluppo del trasporto intermodale, con un progressivo passaggio a una fiscalità che favorisca i mezzi di trasporto a minore impatto ambientale così come indicato dal Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi».
La Convenzione delle Alpi è il primo accordo internazionale per la protezione e la promozione dello sviluppo sostenibile di una regione di montagna transfrontaliera e punta a salvaguardare l'ecosistema naturale delle Alpi e a promuovere lo sviluppo sostenibile dell'area, tutelando al tempo stesso gli interessi economici e culturali delle popolazioni residenti nei Paesi aderenti. La Convenzione delle Alpi è un passo verso il riconoscimento delle Alpi quale spazio unitario in una prospettiva globale, ovvero uno spazio caratterizzato dall'insieme e dall'interdipendenza di natura, economia e cultura, le cui diverse specificità si traducono in un'unica identità che richiede una tutela sopranazionale.
Ermete Realacci, responsabile Green economy del Pd, sottolinea il cammino che il nostro Paese ha davanti per applicare davvero quanto approvato dalla Camera: «Finalmente anche l'Italia approva il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi,il trattato per lo sviluppo sostenibile dell'area alpina che impegna i Paesi alpini e la UE ad adottare misure di tutela dell'ambiente montano. Nonostante l'importanza del Protocollo Trasporti, che impegna le Parti a promuovere e privilegiare il trasporto delle merci su ferro rispetto a quello su gomma, arriviamo ultimi, quando tutti gli altri Paesi confinanti lo hanno già ratificato da tempo. Ora mi auguro che il Protocollo non rimanga lettera morta e che possa dare impulso a uno sviluppo davvero sostenibile dell'area alpina, in particolare per quanto riguarda il settore dei trasporti, favorendo il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia».