[22/10/2012] News
Incidente Teseco: precisazioni ARPAT
Nessuna minimizzazione dell’evento da parte dell’Agenzia
In merito alle considerazioni apparse sulla stampa locale riguardo all'incidente avvenuto presso la ditta Teseco ad Ospedaletto (PI), ARPAT precisa quanto segue:
- L'Agenzia non ha sottostimato o minimizzato l'evento accaduto la mattina dello scorso 9 ottobre presso lo stabilimento Teseco di Ospedaletto (Pisa);
- I tecnici ARPAT sono intervenuti immediatamente sul posto, dopo le prime segnalazioni pervenute, al fine di accertare quanto accaduto con raccolta di documenti e campioni. Il personale dell'Agenzia si poi è recato nuovamente nelle zone circostanti, nei pomeriggi dello stesso giorno e di quello successivo, per verificare lo stato dell'ambiente limitrofo.
- Fin dal primo momento l'Agenzia, contemporaneamente al pronto intervento in loco, ha dato informazione della situazione attraverso i suoi canali di comunicazione, prima su Twitter e poi sul sito web , fra l'altro raccomandando a titolo precauzionale di tenere le finestre di abitazioni ed uffici chiuse;
- L'entità circoscritta dell'accaduto è stata evidente fin dal giorno stesso dell'episodio. Tuttavia l'incidente non ha avuto esiti più drammatici (in particolare per le persone che si trovavano nelle vicinanze dell'autobotte in cui è avvenuto lo scoppio) per la quantità limitata di sostanze chimiche coinvolte nell'evento e per una sequenza di circostanze favorevoli.
- ARPAT sta proseguendo l'attività di indagine per acquisire tutti gli elementi che chiariscano quanto accaduto e per accertare le relative responsabilità; sullo stato di avanzamento non è possibile fornire dettagli agli organi di informazione.
- Nel corso dell'iter istruttorio del rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) , cui è sottoposta lo stabilimento Teseco, nel 2009 ARPAT richiese all'azienda la dimostrazione che lo stabilimento non fosse soggetto agli adempimenti di cui alla cosiddetta normativa Seveso. Infatti, la sola detenzione di sostanze pericolose non è per la norma condizione sufficiente a determinarne l'inclusione nelle Aziende a Rischio di Incidente Rilevante. La Teseco fornì allora una documentazione che dimostrava inequivocabilmente, come le quantità di sostanze pericolose detenute non potevano essere superiori alle soglie di assoggettabilità alla normativa Seveso.
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