
[24/10/2012] News
Anie/Gifi, l'Associazione che riunisce l'industria italiana del fotovoltaico, ha annunciato un calo del 24% dei posti di lavoro nel settore nel corso del 2012, a cui si deve aggiungere una ulteriore flessione del 7% ipotizzata per il 2013. La tendenza è quella del ridimensionamento delle aziende o, addirittura, alla loro chiusura. I dati sono il frutto di un'indagine condotta tra le aziende associate ad Anie/Gifi.
Secondo l'Associazione, il fotovoltaico italiano, che nel 2011 era stato in grado di generare un volume di affari di 13,5 miliardi di euro, occupando oltre 100 mila persone con età media inferiore ai 35 anni, nel corso del 2012 ha subito la difficile situazione economica, l'incertezza della politica e una legislazione non in grado di favorire lo sviluppo del settore.
Il presidente di Anie/Gifi, Valerio Natalizia, afferma che, nel totale silenzio delle istituzioni e dei media sulla crisi dell'industria fotovoltaica italiana, «saranno oltre 6 mila i lavoratori del fotovoltaico che perderanno il lavoro», soprattutto personale altamente qualificato e specializzato, come ingegneri e tecnici.
Secondo Natalizia, Anie/Gifi è pronta a dare il proprio contributo nell'ambito delle consultazioni avviate sulla Strategia Energetica Nazionale, attraverso un pacchetto di proposte per dare continuità al mercato. «Basterebbero - conclude Natalizia - interventi immediati di natura non-monetaria e a costo zero per i consumatori: la liberalizzazione del mercato elettrico per agevolare la vendita diretta di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici a privati ed aziende posti in prossimità degli impianti stessi; l'innalzamento dello scambio sul posto per supportare l'autoconsumo; l'introduzione/estensione delle detrazioni fiscali sulla spesa iniziale anche per le aziende; la facilitazione dell'accesso al credito a condizioni vantaggiose per le aziende. Chiediamo al governo che le nostre proposte siano finalmente ascoltate».