[25/10/2012] News

Davanti agli esodati non si pianga per i più ricchi

Ieri i partiti che sostengono il governo sembravano tutti d'accordo tanto che l'esecutivo (contrario per ragioni di copertura finanziaria) era stato battuto e la commissione Lavoro della Camera aveva approvato all'unanimità (solo l'onerevole Cazzola del Pdl non ha partecipato al voto) un emendamento alla Legge di Stabilità che amplia le garanzie per gli esodati.

La norma prevede infatti tra le coperture anche un contributo di 'solidarietà' del 3% per la parte dei contribuenti che supera i 150mila euro di reddito. L'emendamento riscrive le misure messe a punto dall'esecutivo con la Legge di Stabilità e, oltre il contributo di solidarietà, stabilisce che nel Fondo da 100 milioni previsto dal governo confluiscano tutte le risorse stanziate per i lavoratori esodati, pari a 9 miliardi di euro. Inoltre prevede che eventuali risparmi all'interno di questo stanziamento restino a disposizione del Fondo e quindi dei lavoratori esodati. Le misure riguardano gli anni 2013 e 2014 e secondo le prime stime avrebbero bisogno di circa 3 miliardi di coperture.

I deputati hanno previsto anche una clausola di salvaguardia, cioè l'aumento delle accise sulle sigarette, già potenzialmente previsto dal Salva-Italia, qualora le risorse previste risultassero insufficienti. Ma come spesso avviene in politica oggi è appunto un altro giorno, e il Pdl si oppone alla norma. «Malgrado ci siamo occupati più volte del tema perché sinceramente impegnati nel trovare soluzioni ragionevoli al problema degli esodati - ha dichiarato il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto -  nessuno ha consultato la presidenza del gruppo del PdL prima dell'ultima riunione della commissione Lavoro dedicata al tema. Sostenendo in via generale la via dell'abbattimento del debito per diminuire una pressione fiscale insostenibile per tutti, non condividiamo il ricorso a forme di finanza straordinaria per una copertura delle risorse necessarie sul tema».

Insomma, una proposta bipartisan per una volta intelligente, che comunque dovrà essere sottoposta all'esame della commissione Bilancio come tutti gli altri emendamenti alla Legge di Stabilità, viene in sostanza bloccata sul nascere probabilmente perché risulta scomoda ad una rappresentanza sociale di "peso" del nostro paese.

«Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro a favore degli esodati è iniquo, si aggiunge ad un prelievo analogo ancora in essere (previsto dal decreto Salva Italia, ndr)», ha dichiarato il vice presidente di Confindustria Aurelio Regina. La dichiarazione ha fatto scattare la reazione del presidente dei Verdi Angelo Bonelli: «Quello di Confindustria sull'ipotesi del prelievo del 3% sui redditi più alti è semplicemente egoismo sociale. Iniquo è tagliare sulla salute, sulla scuola, sulle tutele e l'assistenza per gli anziani ed i disabili, tutte scelte contenute nella Legge di Stabilità rispetto alle quali Confindustria non ha fiatato. Iniquo - ha aggiunto Bonelli - è non tagliare la spesa militare che è arrivata a 40 miliardi di euro e dietro cui, come dimostrano le ultime inchieste, si nascondono intrighi e corruzione».

Per l'esponente dei Verdi gli esodati sono il frutto di un errore del governo che va immediatamente corretto perché in gioco c'è la vita di persone che si trovano senza un lavoro e senza la pensione nonostante avessero sottoscritto degli accordi. «Il prelievo del 3% sui redditi superiori a 150 mila euro è una soluzione a cui proponiamo di affiancare la tassazione immediata dei soldi nascosti in Svizzera e il taglio del programma di acquisto per gli F-35 che costa 15 miliardi per reperire risorse da investire in servizi e sostegno alla green economy e dei cantieri contro l'Italia che frana», ha concluso Bonelli.

 

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