[25/10/2012] News

Green Hill, il tribunale del riesame di Brescia dissequestra struttura e cani

Lav e Legambiente: «Nulla cambia per i cani liberati che rimangono alle famiglie affidatarie»

Il Tribunale del Riesame di Brescia ha reso nota la propria decisione di accogliere il ricorso di Green Hill contro il provvedimento di sequestro preventivo disposto dalla Procura della Repubblica di Brescia.

La Lega Antivivisezione (Lav) dice: «Leggeremo le motivazioni che hanno portato all'annullamento del sequestro preventivo, per comprendere le ragioni di merito. Rimane il sequestro probatorio degli oltre 2639 beagle salvati da Green Hill e quindi gli animali rimangono nelle famiglie che li hanno accolti, garantendo loro una vita serena. Per quanto riguarda la struttura, pur tornando nelle disponibilità dell'azienda, riteniamo che comunque l'inchiesta in corso e gli elementi emersi rendano difficile la prosecuzione dell'attività di allevamento. La decisione del Tribunale del riesame non compromette affatto l'iter delle indagini né l'auspicato eventuale processo a Green Hill».

L'altra associazione alla quale sono stati affidati i beagle di Green Hill, Legambiente, definisce «Un vero passo falso, a nostro avviso, quello del Tribunale del riesame di Brescia che con una sentenza relativa all'udienza del 23 ottobre ha concesso il dissequestro della struttura di Green Hill, per l'allevamento dei beagle per la sperimentazione».

Anche secondo il responsabile fauna di Legambiente, Nino Morabito «Nulla cambia però per i cani che sono stati liberati e affidati alle famiglie. Il Tribunale è infatti intervenuto sul sequestro preventivo ma non sul sequestro probatorio che rimane in vigore. Difficile comprendere le motivazioni di questa sentenza, vista la mole di elementi raccolti a testimonianza dei maltrattamenti avvenuti nella struttura, come è difficile capire per quale motivo il Tribunale del riesame non abbia permesso ai nostri avvocati di presenziare all'udienza. L'importante però è che questa sentenza non inficia il lavoro fatto sinora: i cani rimarranno felicemente presso le famiglie affidatarie e nulla cambia rispetto all'iter delle indagini che proseguiranno come previsto».

 

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